Covid-19, Palermo penultima in Italia per contagi in rapporto alla popolazione

Una classifica relega Palermo nei bassifondi per contagio da Covid-19: il clima ma non solo tra le possibili spiegazioni del fenomeno

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Quando essere penultimi puĂ² far sorridere. Palermo, abituata ad essere relegata nei bassifondi delle classifiche Istat per qualitĂ  di vita ma non solo, questa volta puĂ² festeggiare. Eh sì, perchè avere meno numero di contagi, in rapporto al numero di abitanti, in tempi di Covid-19 è un dato di grandissima importanza. Nel capoluogo siciliano, appena tre casi ogni 10 mila abitanti. Il dato è attendibile in quanto figlio di un’analisi compiuta dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic, associazione datariale, sulla penetrazione nelle regioni e nelle province italiane del coronavirus.

corona virus
Il Covid-19 ha colpito meni duramente Palermo e il sud in generale

SUD MENO COLPITO

Si è creduto, a ragione perchè anche in questo caso influiscono teorie scientifiche, che ciĂ² possa essere dovuto alla mitezza del clima. Non si spiega altrimenti il dato, su base provinciale, in cui si evidenziano le differenze da contagio Covid-19 tra Nord e Sud Italia. Agli ultimi posti della classifica troviamo province sarde e siciliane: il Sud Sardegna, Oristano e Ragusa all’ultimo posto. Palermo, come detto, insieme ad Agrigento, Nuoro, Siracusa e Trapani al penultimo. “Dati che forse alimentano le ipotesi possa anche influire il peso indubbio della mobilitĂ  e dell’aggregazione”, osservano dall’Unsic.

VALLE D’AOSTA LA PIU’ COLPITA

Spulciando i dati emerge un altro fattore: non è la Lombardia, ma la Valle d’Aosta la regione italiana con il piĂ¹ alto tasso di contagiati in base al numero dei residenti. Ha 70 contagiati da covid-19 ogni 10 mila abitanti. Dopo la Lombardia, a quota 56, spicca il Trentino-Alto Adige a quota 45, terzo posto. CiĂ² conferma il peso che ha avuto il turismo montano, specie di provenienza lombarda, nella diffusione del virus nelle localitĂ  sciistiche delle due regioni a statuto autonomo.

LO STRANO CASO DELLA DIFFERENZA TRA PROVINCE ATTIGUE

A colpire invece è la differenza, soprattutto nelle regioni del Centronord, dei contagi per covid-19 registrati tra province attigue. In Lombardia si va dai 127 contagiati per 10mila residenti di Cremona rispetto ai 18 di Varese.In Emilia-Romagna dai 106 di Piacenza ai 16 di Ferrara; in Friuli-Venezia Giulia dai 36 di Trieste ai 9 di Gorizia. Nella Marche dai 58 di Pesaro-Urbino agli 11 di Ascoli Piceno. In altre, i dati sono abbastanza omogenei. Salvo qualche singolaritĂ , in tutto il Mezzogiorno. Ma anche in Toscana, dove ad eccezione di Massa Carrara (quota 41), Arezzo, Grosseto, Pisa, Pistoia, Prato e Siena viaggiano tra quota 12 e 15, con Lucca e Firenze un po’ piĂ¹ in alto e Livorno piĂ¹ in basso. Stesso fenomeno in Umbria (Perugia e Terni entrambe intorno a quota 14) e in Calabria, la regione meno contagiata da Covid-19 insieme alla Sicilia (con medie sotto ai cinque contagiati ogni 10mila residenti), dove solo Crotone è piĂ¹ avanti alle altre province.

PROFONDO SUD IL MENO COLPITO

Un elemento che si conferma è dunque la netta frattura tra Nord e Sud. Sappiamo giĂ , analizzando i numeri dei contagiati da covid-19, che la Lombardia da sola ne conta oltre un terzo del totale nazionale, seguita da Emilia-Romagna e Piemonte, che nei giorni scorsi ha oltrepassato il Veneto in questa triste classifica. Queste quattro regioni registrano oltre due terzi di tutti i contagiati a livello nazionale. La loro distanza dal Mezzogiorno si conferma anche rapportando il dato ai residenti: se la popolosa Lombardia ha 56 contagiati ogni 10mila residenti, l’Emilia-Romagna 43, il Piemonte 35 e il Veneto 27, le regioni meno contagiate da covid-19 presentano numero diametralmente opposti: meno di cinque per Calabria e Sicilia, la Basilicata a quota 5,5, la Campania è intorno ai sei, la Puglia a sette, il Molise a otto.“

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