Musumeci: “I nostri focolai sono stati importati dal nord”

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I dati dei giorni scorsi sull’emergenza coronavirus sull’Isola lasciano ben sperare per il futuro. Come ha affermato oggi sul quotidiano “La Sicilia”, il presidente Musumeci ha ribadito che questi risultati derivano anche dalle sue decisioni: “Sin dall’inizio abbiamo voluto seguire la linea del rigore e della prudenza”.

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Immancabile il confronto del presidente con la situazione nel resto dell’Italia: “Se guardo i dati delle altre Regioni mi sento autorizzato a dire che il sistema sanitario siciliano ha retto e sta reggendo abbastanza bene. Ed è merito di una sana programmazione, ma anche di un appassionato impegno dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari. Certo non sono mancati anche in Sicilia episodi di carenze e qualche errore: ne faremo tesoro”.

DECISIONI VINCENTI

Il governatore siciliano ha comprovato la capacità del sistema sanitario di essere sempre preparati a qualunque evenienza: “Ho voluto incontrare a Palermo tutti i direttori generali della sanità regionale, ai quali ho raccomandato di proseguire nella realizzazione del piano emergenziale. Bisogna essere sempre pronti al peggio”.

Il motivo principale dei casi di coronavirus in Sicilia, secondo Nello Musumeci, sono riconducibili a cittadini rientrati da fuori: “Anche la decisione di sottoporre a isolamento in quarantena tutti coloro che sono rientrati nell’Isola, ci ha consentito di agire sul fronte del distanziamento sociale. Si sa, tutti i nostri focolai sono stati d’importazione e il contagio è nato dalle aree di maggiore diffusione al Nord”.

LA RISPOSTA ALLE CRITICHE

Le ordinanze prodotte dalla Regione, come ad esempio la chiusura dei supermercati durante il fine settimana, sono state spesso attaccate dai cittadini: “Tante volte ho dovuto assumere decisioni non facili, a volte persino impopolari. Ma preferisco prendermi – ha asserito Musumeci – qualche insulto gratuito su Facebook piuttosto che creare in giro occasioni di facili contagi. Non voglio vedere gente per strada, basta sapersi organizzare con le provviste“.


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