Basta poco, nell’era dei social, per finire nel giro di poco negli smartphone di tutti. E basta un click di troppo, in rete anche per pochi secondi, per scatenare polemiche infinite e, a volte, a rovinare la vita delle persone.
Una vicenda simile è capitata ad una palermitana, S.C., che ha contattato la nostra redazione disperata, dopo che un video girato nel terrazzo di casa sua è finito in rete. E con esso anche lei, suo marito e i suoi figli, associati, per errore, ai palermitani che facevano il barbecue e ballavano sui tetti dello Sperone.
ECCO IL VIDEO CHE HA CREATO L’EQUIVOCO
ECCO COME È ANDATA REALMENTE
“Eravamo nella mia terrazza e stavamo mangiando e giocando – spiega la donna – . Con me c’erano mio marito, che arrostiva la carne sulla carbonella, e i miei figli, che stavano giocando. Ad un certo punto è passato sopra le nostre teste un elicottero della polizia. Scappare è stata una reazione istintiva. Ma non perché stessimo facendo qualcosa di male, solo per paura di aver fatto chissà che, in questo brutto periodo in cui ogni giorno vengono emesse nuove regole di comportamento. Noi non siamo quelli dello Sperone, il nostro terrazzo è protetto da un muretto e sul terrazzo c’era solo la mia famiglia. Eppure – continua S.C. – siamo stati associati a loro per colpa di un equivoco. Adesso mia figlia di 12 anni, colei che ha fatto il video, piange e si dispera perché si sente in colpa per averlo pubblicato sulle sue storie di whatsapp. Teme di aver messo nei guai la sua famiglia. Noi siamo persone che rispettano le regole, siamo palermitani civili e come tutti siamo preoccupati per questo virus. Mio marito ha un’attività e la tiene chiusa da quasi due mesi. Ma per un equivoco – conclude – siamo finiti sulle bacheche e sui telefoni di mezza Italia”.
UN NUOVO VIDEO PER CHIARIRE L’EQUIVOCO
Per dimostrare la sua innocenza e quella della sua famiglia, la donna ha realizzato un altro video, in cui ci mostra il terrazzo di casa sua nel quartiere di Bonagia, dove ci sono ancora le tracce del gesso sul pavimento che testimoniano i giochi dei suoi figli e dove è visibile il muro di protezione. La sua speranza, e quella di chi ama fare chiarezza, è che anche questo video possa diventare virale. Per chiarire l’equivoco e ripristinare la serenità nella casa di una famiglia palermitana perbene.
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Il fatto stesso che una bambina di 12 anni utilizzi wathsapp è fuori regola.
https://faq.whatsapp.com/it/android/26000151/?category=5245250