Parla il pensionato che ha girato il video dal tetto: “Sono stato male interpretato”

IN ESCLUSIVA A PALERMO LIVE, L'AUTORE DI UN VIDEO CHE HA INDIGNATO TUTTA L'ITALIA

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Sono arrivati ai tg nazionali i video diffusi in rete nella giornata di Pasqua, in cui si vedono una cinquantina di cittadini palermitani del quartiere Sperone, intenti a banchettare sul tetto di un palazzo. Tra quelli che hanno fatto più scalpore di certo il video in cui alcune ragazze erano intente a fare balli di gruppo, e quello di un pensionato, Giuseppe Spagnolo, che ha registrato un video direttamente dal tetto, dimostrando, abbiamo scritto ieri, strafottenza nei confronti di quella che può essere considerata, a pieno titolo, una tragedia mondiale. Sia per il sacrificio di vite umane, sia per il danno economico mostruoso che ne sta derivando.

Ho chiamato personalmente il signor Spagnolo, dopo che lo stesso aveva inviato alla nostra redazione questo messaggio, che riporto senza alcuna modifica:
State solo facendo scena noi no stiamo facendo male a nessuno comunque io sono la persona che affatto il video cioe il pensionato che senefrega del virus se volete chiarimenti veli posso dare. Il.mio numero è ********** sono a vostrs disposizione

La prima cosa che ho chiesto a Spagnolo, naturalmente, è il senso di questo messaggio, dov’è che noi e tutta la gente indignata starebbe facendo scena e quali sarebbero questi fantomatici chiarimenti che potrebbero in qualche modo giustificare quella “bravata” sui tetti di un palazzo dello Sperone.

“In quel video che ho girato sono stato frainteso – esordisce il pensionato – non intendevo dire ciò che la gente ha capito. Mi dispiace se ho detto che il virus era cornuto. In questi mesi da casa mia non è uscito nessuno, i miei familiari sono stati tutti dentro perché mi sembra onesto. Io non ho ucciso nessuno. Il giorno di Pasqua – continua – abbiamo pensato di salire sul tetto, ma se avete visto il video ognuno si guardava il suo ed eravamo distanti l’uno dall’altro”.

UNA CINQUANTINA DI PERSONE SENZA MASCHERINE E SENZA GUANTI…

Sul tetto del palazzo dello Sperone abbiamo visto di tutto e di più. Gente che beveva, uomini che arrostivano a pochi centimetri l’uno dall’altro, bambini che scorazzavano indisturbati su un tetto privo di barriere, tavolate imbandite e brindisi senza un domani. Ma per il signor Spagnolo era tutto in sicurezza: “Non ci siamo avvicinati agli altri – ribadisce – ognuno era nel suo spazio con la sua famiglia, distanti l’uno dall’altro. Io ero con mia moglie e i miei figli. A casa non è la stessa cosa”?

SU UN TETTO SENZA BARRIERE

Per fortuna su una cosa siamo d’accordo: “Ammetto che il tetto non è un luogo sicurissimo – dice Spagnolo – ma io posso parlare per la mia famiglia, non per gli altri. Ai miei figli, quando erano piccoli – racconta – non gli permettevo di salire sul tetto, ma ognuno la vede a modo proprio, io rispondo di me”.

ORDINANZA NON RISPETTATA

Come si dice? Fatta la legge, trovato l’inganno: “Non è vero che non abbiamo rispettato l’ordinanza – controbatte alla mia domanda Spagnolo – perché non siamo andati in mezzo alla strada, eravamo a casa nostra, in una proprietà privata. E’ vero, qualcuno ballava, ma che dobbiamo fare, dobbiamo morire?”. Alias, è meglio morire di coronavirus che di solitudine. Ma questo non l’ho detto a Spagnolo, perché forse non serve a nulla, preso com’è dalle sue ragioni e dalle sue convinzioni. “In queste ore sto leggendo tante cazzate su facebook – continua l’uomo -“. E prova a cambiare discorso: “Ma voi avete visto cosa è successo sui tetti allo zen o al centro di Palermo dove gli immigrati sono in mezzo alla strada? Perché non pensa a questo il sindaco Orlando, che tra l’altro si è permesso di dire che siamo incivili?”.

SPAGNOLO TETTO

Beh, ognuno vede il mondo a modo suo e anche la civiltà ha un metro non ben definito. E il signor Spagnolo, a tal proposito, non intende ammettere che la sua azione e quella di tutti coloro che ieri sono saliti sul tetto per banchettare, sia stata una mancanza di rispetto nei confronti di chi in questi giorni sta perdendo la vita e nei confronti di chi, con grande senso del dovere, sta soffrendo a casa per evitare la propagazione del virus. “In molti hanno interpretato male ciò che abbiamo fatto. A me dispiace per i morti e per chi è stato contagiato dal coronavirus – sottolinea – ma noi non stavamo festeggiando la gente che sta morendo. Cercavamo solo un momento di svago, non volevamo mancare di rispetto a chi sta soffrendo per il coronavirus. Io – aggiunge – sono stato operato da poco di tumore e mi dispiace sentire che molta gente sta male. Tra l’altro ho un cognato che lavora al Cervello”.

LE SCUSE

Un momento di svago, certo, lo stesso che vorremmo tutti da due mesi a questa parte. Ma noi non ci abbiamo pensato all’opportunità di salire sui tetti. Che fessi. Effettivamente l’ordinanza vietava di uscire, non di banchettare sul tetto, anche se condominiale. Bastava solo avere l’accortezza di mantenere le distanze e di buttare l’occhio sui più piccoli per evitare un volo dal decimo piano. Perché non ci abbiamo pensato? Pensate alla festa che avremmo potuto fare: 700 mila palermitani sui tetti di Palermo a ballare “macarena”. Ci avrebbero visti pure dalla luna.

Poi le scuse, anche se valgono poco, visto che sono rivolte a chi ha frainteso: “Io chiedo scusa alle persone che hanno interpretato male questa cosa – precisa Spagnolo -. Se ho detto che il virus è cornuto non l’ho detto per male“. E batti a mazze quando la briscola è ad oro. Faccio notare al pensionato dello Sperone che chi si è indignato non è il coronavirus, ma qualche milione di esseri umani: “Ci tengo a sottolineare – rispiega – però che io ero a casa mia (su un tetto condominiale, ndr). Ero in una proprietà privata, eravamo dentro, non per strada”.

NESSUNA SANZIONE

E, udite udite, a quanto pare, a parte il fatto di aver perso qualche vecchio tavolino e qualche sediolina di legno, i trasgressori dello Sperone potrebbero averla fatta franca. Almeno a giudicare da ciò che mi dice il signor Spagnolo: “Le forze dell’ordine non ci hanno multati, né mi hanno chiesto le generalità – dichiara sicuro -. Almeno a me no, non so agli altri. Hanno solo portato via tavoli e sedie. Non so se ci saranno ripercussioni in seguito”.

PASQUETTA A CASA

Ma una buona notizia c’è, perdonate l’ironia.Oggi, giorno di pasquetta, il signor Spagnolo e tutti i festaioli che per Pasqua si sono divertiti e hanno mangiato e bevuto alla salute di noi “fessi” che siamo rimasti chiusi all’interno delle nostre mura domestiche, non sono saliti sul tetto: “Sto passando la giornata sul divano – continua l’uomo -. Al momento sto guardando un documentario su rai due e ogni tanto leggo i commenti cattivi che mi stanno rivolgendo su facebook da stamattina. Queste persone che mi stanno offendendo – conclude – stanno dicendo vero?”.

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DIRETTORE RESPONSABILE - E' iscritto all'ordine dei giornalisti di Sicilia dal 2008. Ha iniziato la sua carriera professionale in radio, svolgendo l'attività di giornalista come speaker di radiogiornali e trasmissioni di intrattenimento e sportive. Dal 2010 ha iniziato collaborazioni con diverse televisioni locali, tra cui Tgs, Tele One, Cts, Tele Sud. Nel 2011 ha ideato e condotto il programma sportivo "Sotto la Curva" e nel 2012 è stato opinionista, fino al 2017, del format televisivo Rotocalcio. E' stato conduttore del Notiziario di Sicilia e caporedattore, dal 2017 al 2018, del giornale online Forza Palermo. Numerose anche le collaborazioni freelance: le più importanti con il Giornale di Sicilia, cartaceo e online, Tgs e Ultima Tv. Ad oggi è Direttore Responsabile di Rosanero Live, responsabile della comunicazione di una segreteria politica, di un circolo fotografico e di una società di eventi.

4 Commenti

  1. Lo si vede da come scrive, il livello culturale di questo soggetto. Non ci si puo aspettare molto da persone cosi

  2. Auguro al Sig. Spagnolo che la sua pensione possa rimanere di 1600 € al mese, auguro ancora che non succeda di infettarsi con il virus ma comunque in ogni caso, avendo un parente sanitario, spero soltanto che quest’ultimo faccia tesoro delle sue parole e, se dovesse capitare …… i colleghi di suo cognato lo curino rimandandola a casa con una bella bottiglietta di birra ghiacciata. Auguri ancora carissimo signore, fulgido esempio di persona civile, educata e rispettosa delle regole.

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