La Sicilia pensa alla fase 2, Musumeci: “Quando e da dove ripartire?”

Il Presidente della Regione Siciliana in una lettera al Comitato tecnico-scientifico chiede quale strategie adottare per il graduale ritorno ad una vita normale

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Anche la Sicilia, da sempre più stringente nelle misure, comincia a guardare alla ripartenza. Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha posto oggi il suo quesito in una lettera indirizzata al comitato tecnico-scientifico, sollecitando un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdown nell’Isola.

Una notizia molto attesa. A permettere di cominciare a guardare con un po’ di ottimismo alle prossime settimane è anche il quadro riepilogativo dell’Isola di oggi, che nonostante i nuovi 43 contagi mostra comunque un trend di decrescita.

Musumeci

PREVENTIVA VALUTAZIONE DI ORDINE TECNICO-SCIENTIFICO

Nel documento, il governatore richiama la “Cabina di regia” varata dal governo nazionale di cui lui lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto “sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico” proprio per avere “una interlocuzione consapevole con lo Stato“.

STRATEGIA SOSTENUTA DA BASI SCIENTIFICHE

Il presidente della Regione riconosce che la scelta, tempi e modi per la riapertura delle attività, non è facile, e per questo è “necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario”.

ASSESSORE RAZZA: “SIAMO TUTTI DESIDEROSI DI RIPARTIRE”

Secondo l’assessore alla Salute Ruggero Razza “è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. – continua – Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole”.

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