Qualche settimana fa la Ryanair aveva inviato una email a tutti i passeggeri che avevano avuto annullato un volo come conseguenza del Covid-19. Veniva offerta la possibilità di scegliere tra il rimborso dei biglietti o un credito da utilizzare non appena possibile. Ovviamente in molti hanno scelto il rimborso, e la compagnia nelle ultime settimane, con ripetute email, ha chiesto di pazientare perché a causa le restrizioni governative avevano meno personale a disposizione. Comunque assicurava che la richiesta di rimborso era in coda, e che sarebbe stata elaborata prima possibile.
CLAMOROSO DIETROFRONT
Adesso i siti travelquotidiano.com, e lagenziadiviaggi.it danno la notizia di uno spettacolare dietrofront della compagnia irlandese. Infatti Ryanair con una ulteriore email ha comunicato ai passeggeri che vogliono avere un rimborso pecuniario in seguito alla cancellazione dl loro volo, che dovranno aspettare “fino alla fine dell’emergenza Covid-19”. Si può scegliere in cambio un credito valido per dodici mesi. È evidente che la clausola “fino alla fine dell’emergenza Covid-19” è molto vaga. Non c’è nessuna scadenza, perché non si può prevedere quando finirà questa emergenza, e questo fa intuire che manca la volontà di provvedere al rimorso.
ASSENZA DI DIPENDENTI
Cioè, in altre parole, la Ryanair si è rimangiata la promessa fatta qualche settimana fa. Il vettore candidamente ammette di non potere processare eventuali richieste di rimborso fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Il motivo, secondo la compagnia, è dovuto al fatto che, a causa dell’assenza dei dipendenti dal luogo di lavoro per ottemperare al “lockdown”, non è possibile procedere ai rimborsi.
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