Serie A: in caso di ripartenza ipotesi utilizzo stadi del centro-sud

Il presidente della Figc, Gravina, ha dichiarato che per portare a termine il campionato di serie A, alcune partite si possono giocare in campo neutro

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Stamattina era in programma in video conferenza la riunione della Commissione medico-scientifica istituita dalla Federcalcio, allo scopo di fornire i pareri necessari per portare a termine la stagione calcistica 2019-2020 della serie A. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in una intervista rilasciata a Repubblica, ha elencato le diverse soluzioni possibili affinché si possa concludere il campionato in corso, e permettere lo svolgimento del prossimo. Da quello che ha detto, si capisce che c’è una certezza: per la Federcalcio non esistono “dead line”, e si vuole portare a termine la stagione sospesa disputando le dodici giornate rimanenti.

COSA HA DETTO GRAVINA PER IL 2019-20

Nonostante alcuni club abbiano manifestato i loro dubbi sul ritorno in campo, Gravina esclude lo stop definitivo della serie A, in quanto questa situazione darebbe il via ad una serie di contenziosi. «La stagione 2019-2020 sarà conclusa – ha detto il presidente della Figc -. In caso di ripartenza a giugno sarà conclusa a luglio, in caso di ripartenza a settembre sarà conclusa a novembre. E la nuova stagione inizierà a gennaio. In ogni caso, sarà comunque difficile giocare a Bergamo alla ripresa, così come a Milano, Brescia e Cremona. Un campionato senza partite al Nord è una possibilità. Si possono giocare in campo neutro nel Centro-sud.

TORNEO 2020-2021

Qualora il prossimo campionato di serie A iniziasse a gennaio, potrebbe durare anche 5 mesi e chiudersi prima dell’Europeo. Si potrebbe giocare in due gironi, prevedendo playoff e playout solo per la prossima stagione.


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