Sulla ripartenza del calcio la politica è scettica e non ha fretta

La ripartenza del calcio con la ripresa degli allenamenti è prevista per il 4 maggio, ma alcuni politici hanno espresso dubbi e scetticismi

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Il Dpcm del 10 aprile ha prolungato fino al 3 maggio la sospensione degli allenamenti delle squadre di calcio. Mancano diciotto giorni a questa scadenza, e ancora non si sa come si potrà ricominciare. Di certo il mondo del calcio spinge, c’è la voglia di ripartire. Ma si procede in ordine sparso, in quanto gli interessi delle leghe e dei club sono diversi e contrapposti. Sia dal punto di vista economico che organizzativo.

LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE MEDICO-SCIENTIFICA

Per fare il punto della situazione stamattina si riunirà in videoconferenza la commissione medico-scientifica istituita dalla Federcalcio. Terrà conto delle relazioni pervenute da tutte le componenti, e del parere dei quattro esperti infettivologi, esterni alla commissione. Questo perché, ovviamente, gli allenamenti devono riprendere in condizioni di totale sicurezza. Che prevedono, a carico delle società di calcio, la sanificazione delle strutture, e per i calciatori test molecolari e sierologici continui e ripetuti. Per tornare agli allenamenti collettivi il 4 maggio, gli esami dovrebbero cominciare il 27 aprile. Per potere riprendere a giocare si parla dell’ultimo weekend di maggio.

C’È SCETTICISMO SULLA RIPARTENZA

Ma sulla effettiva realizzazione di questo questo calendario c’è scetticismo. A cominciare da Enrico Castellacci, presidente dell’Associazione italiana medici di calcio, che ha detto: «Vedremo quali saranno le linee guida che saranno stilate da questi esperti, anche se vedo difficile fissare la ripresa del campionato per il 30 maggio». Anche la politica sembra non avere nessuna intenzione di premere sull’acceleratore. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ieri sera nella trasmissione di Rete Quattro “Fuori dal coro”, condotta da Mario Giordano, quando il conduttore gli ha chiesto di esprimersi sulla ripartenza dei campionati di calcio ha risposto: «Io penso che purtroppo, in questo momento, un campionato di calcio con gli stadi aperti e con l’epidemia ancora in corso sia inverosimile». Ma anche la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa si era già espressa negli stessi termini: «Vedo molto difficile la riapertura del calcio, e non vedo questo dibattito come prioritario: penso si possa rinunciare per un altro mese. Comunque gli stadi pieni li vedremo solo quando saremo in piena sicurezza, e quando ci sarà un vaccino».

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