E’ morto  in Francia, in un ospedale di Parigi, per una polmonite da Coronavirus il boss di mafia Francesco Di Carlo, poi diventato collaboratore di giustizia. Il mafioso di Altofonte (Pa), storico narcotrafficante di Cosa nostra, per anni dall’Inghilterra ha trafficato hashish ed eroina per miliardi di sterline, dietro il paravento di una società di import-export.Nel giugno del 1996 Di Carlo decise di collaborare con le autorità italiane.
PENTITO DAL 1996, GRANDE ACCUSATORE DI MARCELLO DELL’UTRI
Prima di diventare collaboratore Di Carlo faceva parte del gotha di Cosa nostra palermitana. Nel 1996 ha deciso di collaborare con le autorità italiane, e dalla sua prigione del Regno unito fu trasferito a Roma. Allora venne considerato come il “nuovo Tommaso Buscetta”, e iniziò la collaborazione con la giustizia. Diventando uno tra i grandi accusatori dell’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri che indicò come il mediatore dei rapporti che l’ex premier Silvio Berlusconi avrebbe avuto con la mafia. Un altro pentito, Francesco Marino Mannoia, affermò che Di Carlo aveva ucciso il banchiere Roberto Calvi.
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