Sagramola: «Se non gioca la serie D, al Barbera una squadra della A»

Nel calcio professionistico si parla di riapertura, mentre si allontana la possibilità che possa ripartire la serie D. Ne parla Sagramola in una intervista

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Sulle possibili soluzioni per concludere i campionati professionistici italiani, la Figc si è già espressa. L’indirizzo è chiaro: il protocollo sanitario di garanzia che ha preparato la Commissione medico-scientifica istituita allo scopo, prevede che quantomeno riparta la serie A, e poi si parlerà della B e della C. Nessun accenno alle serie D.

Sagramola

PARLA SAGRAMOLA

L’amministratore delegato del Palermo Rinaldo Sagramola, in una intervista pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, a proposito della situazione del calcio dilettantistico ha espresso il suo punto di vista: «In questa fase sicuramente la Serie D non riparte. Però non metterei il carro davanti ai buoi, anche perché al momento nessuno è in grado di fare previsioni. Certo è che se i protocolli sono così stringenti e onerosi, è difficile immaginare che società con livelli organizzativi ed economici che ben conosciamo riescano a tener fede a certe prescrizioni. Oggi l’urgenza è quella di rimettere in campo la Serie A, poi vedremo quel che succederà».

SERIE A AL BARBERA?

A proposito della serie A, il presidente della Figc Gabriele Gravina, ieri ha ipotizzato che le società della massima serie che si trovano nella zona del Nord Italia più interessata dall’epidemia, possano disputare al centro-sud le partite che mancano per finire il campionato. In questo caso Palermo sarebbe una delle città candidate ad ospitare una di queste società. Sagramola in proposito ha detto: «Se dovessero occupare gli impianti utilizzati da altre società, il presupposto dovrebbe essere quello che le altre società non giochino. Basta saperlo il prima possibile, e conoscere soprattutto le soluzioni che verranno attuate per le classifiche. Perché se dovessero far giocare la serie A a Palermo, evidentemente non si giocherà la serie D. Se è così ce lo diranno, e ci diranno come verranno definita le classifiche. In quel caso servirà un’intesa col Comune, ma concederemmo volentieri lo stadio».

È DIFFICILE CHE RIPARTA LA SERIE D

A proposito di una ipotetica ripartenza del campionato di serie D, Sagramola ha precisato: «Noi siamo pronti a ripartire, anche con i protocolli previsti. Ma quante società in serie D sono però strutturate come la nostra? Mica possiamo giocare da soli. Per noi sarebbero costi in più, c’è chi li stima in 80-100mila euro, e se così fosse si tratterebbe di far fronte ad un ulteriore impegno. Non tutti però sono in grado di far fronte a tutto ciò. A quel punto bisognerà solo vedere come verrà gestita la questione classifiche».

LA FEDERAZIONE PUNTA A FAR RIPARTITE LA SERIE A

Attualmente l’interesse primario della Federazione però è far ripartire la serie A. A tal proposito Sagramola conclude dicendo: «La A rischia di perdere 300 milioni dalle televisioni e il danno sarebbe enorme per tutti, dato che parte di quei soldi va anche alla B, alla C, ai dilettanti e alla Federazione».


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