Tre dei centoquarantanove migranti sono stati sbarcati dall’Alan Kurdi, la nave Ong tedesca, per accertamenti medici. Le persone sono state accompagnate dalla motovedetta della polizia al porto e successivamente sono stati smistati nei centri sanitari. Due sono andati a “Villa Sofia” mentre il terzo è stato accolto dalla struttura “Ingrassia” per ulteriori esami. Nell’ambito dell’emergenza portata dal Coronavirus, il terzetto di migranti è stato sottoposto al tampone che dovrebbe verificare la presenza del Covid-19 ma l’esito è stato negativo. La nave è in mare da giorni al largo delle coste di Trapani e Palermo e potrebbe esserci il rischio che qualche passeggero possa essere stato contagiato dalla malattia virale che sta spaventando il mondo intero.
ALAN KURDI: ATTI DI “AUTOLESIONISMO” A BORDO
Jan Ribbeck, il capo della missione Alan Kurdi, ha esternato tutta la sua preoccupazione denunciando atti di autolesionismo dei passeggeri. In queste ultime ore si è appreso che un ragazzo di ventiquattro anni ha tentato il suicidio a bordo della nave. Il medico, dopo aver visionato le condizioni del paziente, si è detto preoccupato dal forte stato d’ansia. L’esperienza orribile della violenza vissuta in Libia nei centri di detenzione e per la convivenza non semplice con alcuni membri della comunità che vive, ormai da giorni, sull’imbarcazione al largo delle coste siciliane sarebbero le cause. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha fatto il punto sulla situazione:
“In questi giorni sono stato in contatto costante con il Governo nazionale, le autorità diplomatiche tedesche e con il Capo Missione perché si giungesse presto ad una soluzione. Con l’intervento della Croce Rossa come soggetto attuatore si garantisce l’inalienabile diritto all’assistenza per i migranti naufraghi. Allo stesso tempo l’adeguata tutela sanitaria di tutta la collettività di fronte all’emergenza Covid-19. Anche in questo momento difficile, credo che l’Italia abbia dato un giusto segnale di efficienza unita ad umanità e rispetto del diritto”.
LE PAROLE DELL’AMMIRAGLIO ROBERTO ISIDORI
Sulla vicenda Alan Kurdi non si è espresso solo il primo cittadino di Palermo. Ecco le parole di Roberto Isidori, ammiraglio della direzione marittima:
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