Troppe richieste e pochi fondi. È questo l’allarme lanciato dall’Adepp (l’Associazione degli enti previdenziali privati) al Governo nazionale. In una lettera inviata dal presidente, Alberto Oliveti, a Palazzo Chigi si dice che a fronte delle 454.541 domande ricevute per ottenere il bonus di 600 euro, solo 413.445 saranno ammesse al pagamento.
Circa 26 mila richieste da parte dei professionisti sono ancora in lavorazione. “Rispetto allo stanziamento – si legge nella lettera – di 200 milioni di euro, previsto dal decreto interministeriale, vi sono, per il mese di marzo, domande ammesse e non coperte finanziariamente per il valore di 48 milioni e 73.000 euro“. In queste ore però pare che il Consiglio dei ministri sia già a lavoro per delineare tutti i particolari economici del decreto che arriverà a fine aprile, prestando particolarmente attenzione nei confronti delle misure di sostegno al reddito.
Lo scopo di Palazzo Chigi è quello di ottenere la copertura fino a giugno dalla cassa integrazione ai congedi speciali e inserire anche il reddito d’emergenza. E’ tempo quindi di riunioni fiume tra i ministri per apportare le misure necessarie a superare la crisi economica generata dal coronavirus. Secondo alcune indiscrezioni, inoltre, il bonus nei confronti dei lavoratori autonomi potrebbe aumentare a circa 800 euro.
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