All’alba di ieri qualcuno ha notato in una zona di campagna tra Bagheria e Ciminna i resti di un cadavere, sistemato in un sacco della spazzatura. Sono intervenuti i carabinieri, ed è subito apparso chiaro che il cadavere, in parte dilaniato da cinghiali e cani randagi, era quello di una donna, Angela Maria Corona di 47 anni, scomparsa da tre giorni. In base ai primi accertamenti sarebbe stata strangolata, forse al termine di una lite familiare.
INDAGINI SU UNA LITE
Come si può leggere in un comunicato Ansa, da ieri mattina c’è una nipote di Angela Maria Corona ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo, per ustione di secondo grado alle gambe. Si tratta di una ragazza che accudiva il padre della vittima, che secondo quanto accertato dai carabinieri e raccontato dai familiari del compagno della donna, avrebbe avuto una lite molto violenta con Angela, forse per questioni economiche. Sembra che, al culmine dell’alterco, quest’ultima le avrebbe lanciato dell’acqua bollente sulle gambe.
LA VERSIONE DELLA RAGAZZA
La giovane, invece, avrebbe detto ai medici che le ustioni sono la conseguenza dall’incendio dalla sua auto, una Citroen. Sarebbe andata a fuoco mentre percorreva una strada vicino al cimitero di Bagheria. In effetti i carabinieri hanno trovato l’auto bruciata nel posto indicato dalla ragazza. Al momento non ci sono indagati. I militari dell’Arma stanno aspettando i risultati delle analisi tecniche sugli spostamenti e sull’attività dei telefoni dei sospettati e della donna vittima dell’omicidio.
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