Il comitato medico e scientifico della Federazione ha dettato le rigide linee guida per finire il campionato 2019/2020. Probabilmente valide solo per la serie A, che essendo composta da venti club “ricchi”, può garantirne l’applicazione. Le soluzioni trovate invece non possono valere anche per un campionato come quello della serie D, che di squadre ne conta centosessantasei, con un fatturato totale che non può essere paragonato neppure all’ultima squadra in classifica nel massimo campionato.
MOLTE SQUADRE DEL GIRONE I PUNTANO ALLA SOSPENSIONE
Il Palermo si dice pronto a ricominciare a giocare, anche affrontando le ulteriori ingenti spese necessarie per aderire al protocollo richiesto dall’emergenza coronavirus. Così non è per tante altre squadre di serie D, che sicuramente non potrebbero sostenere i costi delle sanificazioni e dei continui test molecolari e sierologi richiesti. Basti pensare che alcune società hanno già da ottobre problemi con il pagamento degli stipendi. Inoltre a causa della situazione che si è creata, in molte hanno smobilitato.
IL TROINA HA SMOBILITATO
A cominciare dal Troina, una delle squadre del girone I della serie D. Come evidenziato oggi da “Repubblica”, la cittadina ennese è zona rossa almeno fino al 3 maggio, e di conseguenza non è attuabile nessun tipo di protocollo. Anche perché l’albergo che di solito ospita la squadra è stato requisito e messo a disposizione della sanità, e quasi tutti i giocatori hanno fatto in tempo a lasciare la città prima della blindature della zona.
IL MARSALA E LE MESSINESI CONSIDERANO CHIUSA LA STAGIONE
Nel Marsala ancora prima dell’emergenza coronavirus c’erano seri problemi economici. Per questo il presidente Cottone ha più volte ripetuto che considera chiusa la stagione. La pensano così pure a Messina, che non vedono come si possa continuare il campionato. «A parte le spese dei tamponi – dice il presidente dell’ Fc Rocco Arena – non ci sarebbe garanzia per la salute delle persone».
ANCHE PER MARINA DI RAGUSA E ACIREALE LA STAGIONE È CHIUSA
Già da marzo, dall’inizio della sospensione del campionato, il Marina di Ragusa si era detto contrario alla ripresa, mentre dall’Acireale viene sottolineata la difficoltà economica di una eventuale ripresa. A tal proposito l’allenatore Giuseppe Pagana ha dichiarato: «Tornare in campo conviene a chi ha interessi e contratti in essere se si gioca. In serie D se ci fermiamo ci sono società che risparmieranno tre o quattro mesi di stipendi. Credo che la stagione non riprenderà».
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