Il professore e virologo Giulio Tarro, 82 anni, è tornato a parlare dell’emergenza coronavirus. I suoi pensieri sulla situazione attuale sono stati pronunciati al giornalista Luca Telese per il quotidiano online Tpi.it. Aspre le sue critiche nei confronti delle misure attuate dal Governo per poter limitare la diffusione della pandemia, arrivando a definire il lockdown, ovvero la chiusura totale, come un provvedimento senza senso.
Secondo Tarro, il patrimonio naturale che possiede l’Italia potrebbe fornire un grosso aiuto per sconfiggere il virus: “Noi dobbiamo usare le armi di questo Paese – sostiene il virologo -, il sole e il mare, per aiutarci a guarire. Il virus per diffondersi ha bisogno di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide. Il mare e la spiaggia sono l’esatto contrario di questo microclima propizio”.
IL PLASMA E I CONTAGI
Il professore sostiene l’idea che il plasma, ovvero la parte più liquida del nostro sangue, è l’unica sostanza che può ottenere dei risultati: “Tutti a chiedersi quando arriveranno i vaccini, ma gli anticorpi dei guariti già ci sono. Bisogna usare il plasma dei guariti. Non c’è dubbio – continua Tarro – che senza troppa enfasi, il modello israeliano, cioè tracciare il più possibili gli infetti, isolare gli anziani e far circolare il virus tra i più giovani, abbia prodotto ottimi risultati”. Il numero delle persone colpite dal coronavirus sarebbero più del previsto: “Da noi i contagiati reali sono molti di più di quello che non dicano i tamponi. Si tratta quindi di un dato parziale: bisognerebbe parlare di numero di contagiati per tamponi effettuati“.
IN ESTATE LA RIPARTENZA?
Per mezzo del clima estivo il nostro Paese potrebbe ripartire: “Il virus può essere controllato con le normali misure igieniche e con la diffusione degli anticorpi: la dimensione del contagio verrà abbattuta dal cambio di clima indotto dalla stagione estiva, anche al nord. Il fattore climatico è senza dubbio fortissimo nella diffusione di questa epidemia”.
Infine, il virologo Tarro torna a scagliarsi sulla attuale chiusura totale: “Attraverso l’obbligo di guanti e mascherine, potremmo aprire anche in Lombardia. Bisogna stare all’aperto e non negli spazi chiusi. In tutto il mondo stanno allentando il lockdown. Perché noi non lo facciamo mentre in tutto il resto del mondo si fa?”.