Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, alla luce dei casi Bonura, Iannazzo, Sansone e, per ultimo, Zagaria si rivolge al premier Conte e ai ministri dell’Interno Lamorgese e della Giustizia Bonafede, affinchè si valutino misure alternative alla scarcerazione.
RAGIONI DI SICUREZZA
“Esistono ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di buon senso per dire no al rientro di alcuni detenuti pericolosi nei luoghi dove vivevano e dove hanno commesso gravi reati. Ecco perché certe decisioni lasciano sbigottiti. – continua Musumeci – E l’incredulità che provano alcuni magistrati, da sempre in prima linea, è la stessa che sta provando la gente comune”.
SOLUZIONI DIVERSE
Il governatore siciliano invita gli organi competenti a prendere le giuste misure nei confronti dei detenuti: “Se proprio si rende necessario assegnare agli arresti domiciliari personaggi mafiosi di spessore, allo scopo di decongestionare le carceri in questo periodo di epidemia, si prendano assolutamente in considerazione soluzioni diverse“.
Tutti detenuti condannati per mafia che hanno lasciato la cella in considerazione del loro stato di salute raggiungendo le rispettive abitazioni.
EVITARE IL RITORNO A CASA DI ALCUNI BOSS MAFIOSI
Per Musumeci: “La Sicilia è una terra che oltre ad avere pagato un altissimo tributo al potere mafioso, in termini di vite spezzate e di sviluppo negato, non può assolutamente correre il rischio che il ritorno a casa di alcuni boss, – conclude il governatore – sia pure con tutte le restrizioni e i controlli del caso, riaccenda chissà quali dinamiche di potere all’interno delle organizzazioni criminali“.
VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK
- Palermo Live, cronaca, politica, eventi: l’informazione a Palermo (clicca qui e lascia un like)
- Rosanero Live, tutto sul Palermo calcio (clicca qui e lascia un like)
ISCRIVITI ALLE NOSTRE COMMUNITY
- Rosanero Live Community: il gruppo dei tifosi del Palermo (clicca qui per iscriverti)
- Palermo alza la voce: un gruppo in cui segnalare le criticità della vostra città (clicca qui per iscriverti)
