Irene Pivetti, maxi sequestro di mascherine per la sua azienda

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Irene Pivetti è stata la più giovane presidente della Camera della storia della Repubblica Italiana. Era il 1994, aveva soltanto 31 anni ed “indossava” con fierezza la casacca della Lega Nord dell’allora segretario Umberto Bossi. Abbandonata la politica, nella sua “nuova vita” ha intrapreso l’attività imprenditoriale ed oggi è al centro di un caso giudiziario. 

Irene Pivetti

IL SEQUESTRO A MALPENSA

La procura di Savona ha, infatti, sequestrato migliaia di mascherine FFP2 custodite in un hangar dell’aeroporto di Malpensa per mancanza di idonea certificazione. Mascherine la cui importazione, secondo gli accertamenti della guardia di finanza proviene dalla Cina, in particolare da parte della Only logistics Italia srl, società di cui Irene Pivetti è amministratore unico. 

IL CONTRATTO CON LA PROTEZIONE CIVILE

L’azienda ha firmato nei giorni più tragici della pandemia un contratto con la Protezione Civile, per la fornitura di 15 milioni di mascherine; un affare da ben 30 milioni di euro e ricevuto un acconto del 60%. In un’intervista al Corriere della Sera Irene Pivetti ha spiegato che la sua società ha iniziato a importare questa partita sulla base della legislazione prevista dal decreto legge del 2 marzo, che poi è stata recepita in senso assai restrittivo nel Cura Italia. “Noi abbiamo rispettato quanto previsto dal contratto con la Protezione civile, soltanto che poi le regole sono cambiate in corsa, affidando all’Inail la competenza di certificare i dispositivi di protezione” . Certificazioni che, evidentemente, non sono risultate sufficienti.

TUTTA COLPA DEL COGNOME

“Mi fossi chiamata Rossi non sarebbe successo nulla!”. Sempre dalle colonne del Corriere della Sera, l’ex Presidente Pivetti, ha tenuto a minimizzare l’accaduto, dichiarando che il peso del suo cognome ha avuto un ruolo rilevante nella vicenda.

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