“L’effetto dell’isolamento sui bambini dipende dagli adulti”

I bambini e l'isolamento ai tempi del Covid-19. La parola all'esperta.

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Palermo Live ha intervistato la Dottoressa Angela Marchetti, psicologa, psicoterapeuta, nonché fondatrice del gruppo Facebook “Palermo a misura di bimbo“, per cercare di capire quali effetti potrebbero subire i bimbi a causa di questo lungo periodo di isolamento.

Come capire se i bambini stanno vivendo un disagio in questo periodo?

I bambini sono esseri psicosomatici per antonomasia. Eventuali segnali di disagio non sono verbali ma comportamenti legati per esempio al sonno, al cibo, a regressioni. La classica pipì a letto già debellata, per intenderci. Il problema vero, però, è ciò che noi adulti rimandiamo ai bambini: loro, infatti, decodificano la realtà in base a quello che noi trasmettiamo.

La psicologa e psicoterapeuta Angela Marchetti

Qual è l’approccio più corretto per spiegare ai bambini cosa stia accadendo?

L’approccio più utile è quello della verità rapportata all’età del bambino. Noi adulti non possiamo e non dobbiamo nascondere i nostri sentimenti. Sicuramente, però, bisogna utilizzare delle formule che sottolineino l’aspetto passeggero di tutta la vicenda. In questo momento quello che manca di più ai bambini è la routine: noi, però, dobbiamo cercare di ricreare una certa schematicità nelle giornate. Non andare a letto troppo tardi la sera, non svegliarsi troppo tardi la mattina, coinvolgere i bambini nelle nostre attività quotidiane come preparare il pranzo, riordinare o fare un minimo di giardinaggio. Nel caso di bambini con qualche handicap, penso per esempio all’autismo, è utile preparare una griglia visiva con le attività che nella giornata verranno svolte. Di certo, in generale, non bombardarli di notizie e telegiornali tutto il giorno: ricaviamoci per questo un solo momento al giorno e facciamo attenzione alle fake news.

Che effetti può causare questo isolamento sui bambini?

Dipende sempre da cosa noi stiamo trasferendo loro. Di positivo c’è che i bambini hanno un grande spirito di adattamento. È vero che sono lontani dalla loro quotidianità ma è vero anche che stanno vivendo le intere giornate con i genitori, un evento sconosciuto avendo, magari, i genitori che lavorano. 

Ecco, i genitori che lavorano. Tornando alla vita normale può subentrare un effetto abbandono?

Dopo essere stati a contatto tanto tempo con i genitori un consiglio che mi sento di dare è quello della gradualità del distacco: un distacco troppo forte ed improvviso potrebbe essere per i bambini fonte di stress. Non dico di trauma, ma sicuramente di stress. Un altro ingrediente per evitare negatività potrebbe essere quello di prepararli dicendo loro le cose positive che porterà la nuova fase, come il riavvicinamento con le persone a cui vogliono bene, l’estate, il mare

Come spiegare loro concetti come distanziamento sociale e divieto di contatto?

Bisogna spiegare loro che non siamo noi a decidere ma che c’è un’entità superiore che rispettiamo che ha determinato queste regole affinché la salute di tutti possa essere tutelata. I bambini hanno un modo semplice per comunicare: anche noi dobbiamo essere semplici nel rivolgerci a loro.

Il gruppo Facebook “Palermo a misura di bimbo”, perché nasce, cosa propone ed a chi?

Palermo ha tante belle cose, ma non è a misura di bimbo. Il gruppo Facebook “Palermo a misura di bimbo” che ho fondato è nato per questo: dal sogno di una città a misura di bambino. È un luogo virtuale di scambio di idee e informazioni, una comunità di genitori che si basa su informazioni scientificamente provate. Ogni commento, ogni post è avvalorato da informazioni scientifiche ufficiali. Insieme ad un gruppo di psicoterapeuti, tra l’altro, ho creato un gruppo di ascolto telefonico chiamato “Ascolto al sicuro” per dare a tutti i siciliani che avessero bisogno un supporto psicologico legato segnatamente a questo periodo che stiamo vivendo. Perché ribadisco ancora una volta: siamo noi adulti che veicoliamo le informazioni ai nostri bambini e da quello che è il nostro approccio deriva la loro comprensione del momento.

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