“Deputato Sammartino, lei si dovrebbe vergognare. E spero che di lei si occupi presto ben altro Palazzo…” Una reazione violenta che in un campo di calcio avrebbe determinato una rissa. Nello Musumeci in piedi, nei banchi riservati all’esecutivo, appena un gradino sotto la poltrona del presidente Gianfranco Miccichè. Mai come in questa circostanza la spaccatura tra Governo e Parlamento si è resa palese. Infuriato il Governatore, nel mirino il deputato renziano Luca Sammartino che in una delle votazioni per la finanziaria ha chiesto il voto segreto.
Il preludio per un agguato, così deve averla letta Musumeci, anche in considerazione che la maggioranza a suo sostegno è sempre stata risicata e che gli equilibri, nelle scelte di maggiore significato politico, sono stati spesso raggiunti in aula. Requisiti richiesti: pazienza e capacità di mediazione.
Ma stavolta il presidente non ha retto e l’attacco a Sammartino è di quelli che lasciano il segno. Soprattutto per il finale…