Proprio di Primo maggio. Sembra un maledetto scherzo del destino ma, purtroppo, è tutto vero: nel giorno deputato alla “Festa dei lavoratori” e alla tutela della forza lavoro, arriva la notizia che Sky ha deciso di abbandonare Almaviva Palermo mettendo a rischio 255 dipendenti. La lettera della nota azienda che trasmette canali di pay-tv attraverso il satellitare è datata 30 aprile e distrugge l’armonia del Primo maggio per tantissimi lavoratori. La comunicazione è arrivata ai sindacati.
ALMAVIVA ORFANA DI SKY: LA LETTERA E LE CONSEGUENZE
Una notizia che era nell’aria da diverso tempo si è manifestata proprio alla vigilia della “Festa dei lavoratori” funestando il Primo maggio: Sky abbandonerà la commessa Almaviva Palermo mettendo a serio rischio il futuro lavorativo di 255 dipendenti. Una cazzotto nello stomaco per numerose famiglie palermitane che dovranno fare i conti con un futuro incerto aggravato dalla crisi economica portata dal Coronavirus. L’azienda di pay-tv satellitare ha informato i sindacati che lascerà la città a partire dal prossimo 30 giugno. Ecco la lettera inviata da Sky:
“Nel rispetto della chiarezza che contraddistingue le reciproche relazioni, con la presente – ancorché a ciò non tenuti ma ove occorrer possa anche ai sensi e per gli effetti delle norme di legge e di quelle di cui al CCNL Telecomunicazioni in materia di appalti – siamo ad informarVi che a far tempo dal prossimo 30 giugno 2020 scadrà il contratto di appalto intercorrente tra le nostre società Sky Italia Network Service S.r.l. e la società Almaviva Contact S.p.A., operato presso quest’ultima nelle sue sedi di Palermo e Milano e avente ad oggetto attività di gestione delle Segnalazioni di cui al Cluster amministrativo per i clienti Sky satellitare. In coerenza con le scelte aziendali e di business operate da Sky Italia Network Service nell’ambito dell’esercizio delle proprie prerogative, al termine del contratto non si verificherà nessun subentro nell’appalto giacché esso verrà cessato unitamente alle attività in esso rese. Diverse e nuove attività, aventi ad oggetto differenti servizi, verranno forniti da altri fornitori nelle loro sedi nell’ambito di un diverso contesto contrattuale e, quindi, di differenti appalti di servizi”.
E ADESSO?
Come denunciato dai sindacati, il traffico di Sky potrebbe spostarsi all’estero lasciando con il cerino in mano tantissime famiglie. Una situazione per i call-center che diventa sempre più pesante: c’è anche da valutare, oltretutto, la posizione di Wind e di altri committenti pesanti che, a breve, potrebbero seguire l’esempio del colosso della pay-tv disimpegnandosi gradualmente. Proprio per evitare questo incubo, erano stati avviati dei tavoli con Nello Musumeci e con Roma per cercare di riformare l’intero settore. Già a dicembre dello scorso anno, Almaviva Contact aveva fatto scattare l’allarme parlando di tagli al personale del 60% annunciato da Sky. Quale sarà il futuro dei tantissimi dipendenti e del settore dei call-center? Difficile pronosticarlo ma questa notizia, in piena “Festa dei lavoratori“, si è abbattuta in tutta la sua crudezza.
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