Protagonista della diretta su Rosanero Live, insieme al direttore sportivo dell’Acireale Agatino Chiovaro, è stato il direttore generale del Savoia Giovanni Rais.
Il dirigente campano ha voluto dire la sua sul futuro del campionato di serie D in virtù delle ultime dichiarazioni del presidente della LND Cosimo Sibilia che di fatto escludono la possiblità che la stagione possa ripartire, e sul duello non solo sul campo, della sua squadra con il Palermo.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
“Se non viene garantita la sicurezza sanitaria – dichiara il dg del Savoia- è veramente difficile riuscire a riprendere questo campionato. Non solo il Palermo ma anche Torre Annunziata vorrebbe giocarsi le sue carte sul campo anche perché, diciamoci la verità, chiunque fa il salto di categoria non potrà vantarsi di aver vinto il campionato”.
AVVISO ALLA LEGA
“Se il campionato non potrà riprendere, qualsiasi sia la sua conclusione, la lega deve prepararsi. L’estate la passerà a dirimere una serie di ricorsi di tutte le società che si sentiranno danneggiate dai provvedimenti adottati. L’unica verità che dice il presidente Sibilia è che nessuna società di serie D può affrontare il costo del protocollo sanitario”.
RITROVARSI IL PALERMO IN D
“Penso sia stato un provvedimento troppo mortificante – ammette Rais – per una piazza come Palermo ritrovarsi in serie D. È arrivata una proprietà che mi risulta essere solida e ambiziosa per cui penso che la sua categoria di ripartenza doveva essere la serie C. Lo dimostra la cifra di un milione di euro che la società ha tirato fuori per l’iscrizione al campionato. Per noi confrontarci con una città così blasonata è stato un onore, come la soddisfazione di essere usciti vittoriosi dal confronto al Barbera”.
RIFORMA DEI CAMPIONATI
“Non riesco a capire come si fa a far disputare i play off in serie D senza che questi possano esprimere una promozione, praticamente la vincitrice dei play off viene dopo la ripescata che è arrivata ultima in lega pro, ciò falsa tutto il sistema e fa perdere stimoli a chi partecipa a quella fase finale”.
IL CONFRONTO SFUMATO E LE TROPPE POLEMICHE
Una partita, quella di Torre annunziata, esasperata dall’attesa e da qualche parola di troppo forse mai sospensione tanto opportuna? “Ritengo di sì, anche se tante dichiarazioni credo siano state manipolate e da qui è nata da parte mia una richiesta di confronto, giusto per capirci, ma ciò non è stato possibile”.
“A proposito, non potrò mai dimenticare – continua il direttore campano- un’intervista del presidente Mirri, che ho avuto la fortuna di seguire in un live, e quando l’indomani leggo su un giornale che avrebbe detto che siccome aveva sborsato un milione di euro la sua squadra avrebbe meritato la C facendolo passare quasi come una minaccia, lì ho capito che c’era qualcosa che non andava perché l’intervista del presidente io l’avevo ascoltata e quelle cose non le aveva mai dette. Io mi auguro che la fine di questa pandemia – conclude Rais- ci riporti a quelli che sono i veri valori di una volta, non solo nello sport, ma nella vita in generale, altrimenti tutto quello che stiamo vivendo diventa inutile”.