In questo periodo di stallo per il calcio, italiano e mondiale, nell’attesa che gli organi competenti prendano decisioni ufficiali e definitive, molti tifosi vivono anche di ricordi. La data di oggi, 9 maggio, storica in maniera negativa per il popolo italiano e quello siciliano, è ricordata anche dalla tifoseria rosanero come il punto più alto, insieme alla finale di coppa Italia contro l’Inter, della storia del Palermo calcio.
I SOGNI ROSANERO INFRANTI DAL PARI CASALINGO CONTRO LA SAMPDORIA
Se l’Italia e la Sicilia, in questa data, ricordano la memoria di due personaggi come Aldo Moro e Giuseppe Peppino Impastato, nel loro piccolo, i supporter del Palermo possono ricordare a questa data come lo spartiacque nella storia calcistica dei rosanero. Quante volte si è pensato a cosa sarebbe potuto accadere se quel match del 2010 tra Palermo e Sampdoria si fosse concluso in maniera differente rispetto all’1-1 finale. Come si sarebbe evoluta la stagione successiva dei rosanero se, ad esempio, quel colpo di testa di Igor Budan fosse finito in rete, a pochi minuti dalla fine della partita.
LO SPLENDIDO TESTA A TESTA TRA SAMP E PALERMO, NEL 2009/2010
Mentre Roma e Inter si contendevano lo scudetto, che sarebbe finito nelle mani dei nerazzurri, e il Milan di Ronaldinho e Pato faceva da terzo incomodo, durante quella stagione, blucerchiati e rosanero diedero vita a un bellissimo duello per il quarto posto, utile all’accesso ai preliminari di Champions League. La Sampdoria avrebbe riassaporato la massima competizione europea dopo la maledetta finale del 1992, con la sconfitta contro il Barcellona di Stoichkov e Koeman. Per il Palermo, invece, sarebbe stata la prima storica partecipazione.
STAGIONE AD ALTI LIVELLI PER LE DUE CONTENDENTI
I doriani, dopo un girone d’andata da metà classifica, disputarono una seconda parte di stagione a una media punti da scudetto, con la vittoria decisiva a Roma contro i giallorossi, che di fatto influì anche sull’assegnazione del titolo. Dal canto loro, i rosanero, dopo un inizio di campionato altalenante, con Walter Zenga in panchina, acquisì consapevolezza nei propri mezzi, grazie all’arrivo di Delio Rossi e con l’esplosione definitiva della coppia d’attacco Miccoli-Cavani, autori, insieme, di 32 gol. Storiche le vittorie, sia in casa che in trasferta, contro Juventus e Milan, nonché i sette successi consecutivi in casa.
QUELLA DOMENICA, 9 MAGGIO 2010
A quella data, coincidente con la giornata 37 di campionato, la Sampdoria giunse con due punti di vantaggio sul Palermo. Il Renzo Barbera era stracolmo e le coreografie di quel giorno erano, appunto, da Champions League. Purtroppo, si sa come andò a finire: Pazzini siglò il vantaggio ligure su rigore e solo Miccoli, sempre dagli undici metri, riuscì a trafiggere la porta difesa da Marco Storari. Il vantaggio doriano si mantenne di due punti in classifica e a nulla servì la vittoria dei rosanero a Bergamo nell’ultima giornata di campionato. La Sampdoria sconfisse 1-0 il Napoli e conquistò l’accesso ai preliminari di Champions League.
COSA SAREBBE SUCCESSO SE….
Con due punti in più in classifica, forse il destino del Palermo sarebbe stato differente, anche per gli anni successivi. Con i se e i ma si sa bene che non si fa la storia. Ma, magari, con l’accesso ai preliminari di Champions League il futuro dei siciliani sarebbe stato più roseo e meno nero di ciò che i tifosi avrebbero visto nel corso del successivo decennio. Queste, però, sono solo ipotesi che non potranno mai essere verificate. Ciò che resta è quella magnifica annata e, soprattutto, la splendida cornice di pubblico che quel 9 maggio di dieci anni fa riempì lo stadio Renzo Barbera.
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