Anche in Corea del Sud è ripreso il massimo campionato di calcio, dopo il lockdown per l’emergenza Covid. E anche in quel paese devono fare i conti con le restrizioni sanitarie che impongono la disputa delle partite a porte chiuse, senza pubblico. Una condizione che toglie atmosfera alle gare e penalizza, che fa venire il magone, con quegli spalti vuoti e silenziosi.
PLASTICA & MASCHERINE
Ma lì, dove l’inventiva non manca, hanno ovviato in modo davvero originale: nella partita tra Fc Seoul e Gwangju, cori registrati che uscivano dagli altoparlanti e, invece delle sagome dei tifosi, delle bambole gonfiabili. Sì, proprio quelle bambole reperibili nei sexy shop, quelle per adulti per intenderci, però vestite e con tanto di mascherine, anche per coprire bocche fatte non per cantare slogan, e distanziamento fisico.
MA… NIENTE FESTA FINALE
Nelle mani di alcune di queste erano anche stati messi dei cartelli con le lettere che formavano il nome della squadra di casa. Una soluzione che ha dato la carica alla squadra della capitale sudcoreana, che ha vinto la partita per 1-0, coi giocatori che, chissà magari speravano di andare a festeggiare col… pubblico.
Le bambole erano lì anche per… scopo pubblicitario: esponevano il logo di una azienda che produce articoli per adulti e sex toys. Le immagini stanno facendo il giro dei social, come era prevedibile, con migliaia di visualizzazioni. Probabilmente, non soltanto di amanti di calcio. Dulcis in fundo, la società coreana ha da poco inviato un comunicato ufficiale, per chiedere “scusa” per l’originale iniziativa.
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