La nostra rassegna settimanale, quest’oggi si occuperà del centrocampo del Palermo. Quali sono stati i punti di forza di questa stagione, appena conclusasi con la promozione in serie C (si attende solo la ratifica da parte della FIGC), e quali potrebbero essere le esigenze di calciomercato. Martinelli, Martin, Mauri, Kraja e tutti gli altri. Chi andrà via e chi farà parte della rosa del Palermo.
IN ATTESA DEL NUOVO MODULO, MARTINELLI E MARTIN I PUNTI FERMI
Tra gli inamovibili per la prossima stagione, al netto di clamorose cessioni, dovrebbero esserci Alessandro Martinelli e il francese Malaury Martin. Quasi sempre presenti durante l’annata appena conclusa ed elementi di lusso per la serie D. Il centrocampo rosanero ma dovrebbe ripartire sicuramente da loro. Poi ci sarà da risolvere la questione giovani e prestiti. Tra i componenti del vecchio Palermo c’è Danilo Ambro. Classe 1999, durante le apparizioni nel campionato appena concluso ha mostrato discrete qualità e margini di crescita. Probabilmente ancora abbastanza inesperto per poter affrontare una stagione in serie C da protagonista ma, di sicuro, potrà tornare utile durante l’anno. Nella speranza, magari, di una sua definitiva esplosione. Tornato a Palermo invece l’ex componente della rosa Primavera che vinse il campionato di categoria, Gianmarco Corsino. Rientrato nella sua città con grande entusiasmo, l’infortunio di novembre lo ha tenuto fuori causa per tutta la stagione. Da valutare il suo futuro in rosanero.
I PRESTITI E LE SECONDE LINEE
La dirigenza rosanero, quindi, dovrà affrontare la vicenda riguardante i prestiti di alcuni giovani che hanno contribuito in maniera più o meno incisiva alla vittoria del campionato di serie D. Primo fra tutti l’albanese Erdis Kraja: 20 anni a luglio, di proprietà dell’Atalanta. È noto quanto i bergamaschi puntino sul proprio settore giovanile; di conseguenza pare poco probabile la possibilità di riuscire a strappare a titolo definitivo il giovane centrocampista. Più certo l’eventuale rinnovo del prestito. Soprattutto nella prima parte della stagione, l’albanese ha mostrato qualità fuori dal comune e non solo per la serie D. Calato, con il passare delle partite ma, senza ombra di dubbio, sarebbe una pedina utile per il prossimo campionato. Un po’ meno presente tra i titolari, Christian Langella ha comunque mostrato duttilità. In alcune occasioni, infatti, si è dovuto adattare al ruolo di esterno destro, durante le assenze di Doda e l’obbligato cambio di modulo da parte di Pergolizzi.
Discorso a parte per Rizzo Pinna. Anch’egli in prestito dagli orobici e considerato, a inizio anno, uno dei pezzi pregiati della rosa dei siciliani. Le scelte di Pergolizzi e gli screzi più o meno pubblici tra i due, hanno relegato il giovane al ruolo di comprimario. Difficilmente lo rivedremo con la maglia rosanero anche se le strade del calciomercato sono infinite e mai definite a priori.
Infine, una menzione particolare, tra le cosiddette riserve, va fatta per Juan Mauri. L’argentino è un calciatore di sicura esperienza, capace come Martin di prendere le redini del centrocampo. La serie C la conosce bene, avendo disputato le ultime stagioni da titolare, tra Akragas, Paganese e Lucchese. Le 15 presenze di questa stagione hanno dimostrato un elemento che può sostituire il francese e, per l’occasione anche coesistere con quest’ultimo e con Martinelli. Sarà disposto, a quasi 32 anni, a un’altra stagione da riserva? Nel caso di permanenza in rosanero, il prossimo tecnico avrà problemi di abbondanza al centro del campo.
Per ultimo, il giovane Luigi Mendola, ex Primavera rosanero e in prestito dalla Vibonese, mai utilizzato durante questa stagione.
BUONE BASI, CON L’ESIGENZA DI QUALCHE RITOCCO
In conclusione, il centrocampo, per la prossima stagione, potrebbe apparire quasi al completo. Però occorrerà capire le intenzioni della dirigenza. I tifosi si attendono una stagione da protagonisti, al fine di velocizzare il prima possibile il ritorno tre la categorie superiori. L’esperienza e la classe dei vari Martinelli, Martin e Mauri potrebbero non bastare per puntare alla promozione in serie B, se non verranno risolte le vicende inerenti, soprattutto, ai prestiti di Langella a Kraja. La serie C non è il campionato dilettanti. Di conseguenza, le operazioni oculate effettuate la scorsa stagione in brevissimo tempo e che hanno portato i loro frutti, dovranno essere ancora più vincenti. La spensieratezza dei giovani di quest’anno, infatti, potrebbe non essere abbastanza e quindi, qualche altro elemento che conosce la categoria sarebbe molto utile alla causa rosanero. Ma, anche in questo caso, i supporter rosanero dovranno mostrare piena fiducia nell’operato e nelle qualità manageriali di Sagramola e Castagnini.
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