Chimenti: “Dispiaciuto per Di Piazza, spero nella continuità del progetto”

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Lo storico ex attaccante rosanero, Vito Chimenti, è stato contattato in esclusiva dalla redazione di Rosanerolive in merito alla notizia delle dimissioni di Tony Di Piazza da vicepresidente del Palermo. Chimenti è stato eletto il 17 febbraio 2020 dal voto dei soci dell’azionarato popolare “Amici  Rosanero”, che ha vinto il ballottaggio per rappresentare i tifosi nella consulta d’indirizzo della Società dilettantistica Palermo.

L’AZIONARIATO ASSENTE AL CDA DI IERI

Vito Chimenti precisa, o almeno crede, che la sua presenza nel cda di ieri pomeriggio non fosse necessaria. “Credo che il rappresentante dei tifosi non può inserirsi nelle dinamiche amministrative – precisa Chimenti -, credo che queste sono decisioni che appartengono ai vertici societari e quindi la mia presenza non necessaria”.

IL DISPIACERE PER QUANTO ACCADUTO

Chimenti appare dispiaciuto per l’interruzione di un rapporto che sembrava forte e spera che questo non freni i traguardi futuri. “Quello che è successo è chiaro che lo sanno solo loro – dichiara – adesso abbiamo solo le dichiarazioni di Di Piazza ed è giusto che si aspetti la replica di Mirri. Seguendo il vostro live di ieri sera ho appreso che le frizioni tra i due soci risalgono addirittura già da dicembre, allora devo solo ringraziare i due ex soci di aver portato la questione a traguardo raggiunto. Su quanto accaduto non intendo schierarmi con nessuno – prosegue – dico solo che dispiace che in un momento così particolare, dove il Palermo è ritornato tra i professionisti, si debba interrompere il rapporto. Questo è il periodo in cui bisogna cominciare ad accelerare sui programmi e pianificare un campionato vincente, spero che la vicenda non rallenti o peggio ostacoli questo percorso”.

SPERIAMO CHE IL PROGETTO NON CAMBI

L’ex attaccante rosa ripone fiducia sull’operato di Mirri e su tutta la dirigenza del Palermo su quel che sarà il futuro.“Adesso è tutto nelle mani di Dario Mirri – conclude Chimenti – deve organizzare e tamponare quello che adesso è l’importante tassello mancante. Diciamoci la verità, la serie C è tutta un’altra cosa, se si vuole puntare al salto di categoria ci vogliono investimenti importanti. Resto fiducioso perché la società ha già dimostrato la sua sua efficienza”

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