A Catania, almeno adesso, il fallimento sembra esser più lontano. Il rischio sembra essere scongiurato, dopo che l’assemblea dei soci del club etneo ha votato per la nomina di Gianluca Astorina come amministratore unico.
Dopo le dimissioni, l’ex amministratre delegato, Di Natale, ed il vicepresidente, Scuderi, hanno preso la decisione di non rimettersi in gioco e non rientrare. In tutto questo, il tribunale ha “riabilitato” quello che era stato l’operato dei due dirigenti, sconfessando le richieste della Procura.
Secondo le ultime comunicazioni, è stato nell’interesse del Catania che Di Natale ha agito. Senza, dunque, depauperare il patrimonio economico. Fra il 2014 ed il 2019 questo era lievitato fino a 15 milioni di euro, ma lo stesso periodo non coincide con la gestione Di Natale. Il dirigente, infatti, è subentrato soltanto un paio di mesi prima.
Le scadenze, adesso, sono comunque sempre vicine. Entro quattro giorni la società catanese deve ricevere l’incartamento – come riporta La Sicilia – col piano industriale della cordata etnea e inviarlo al Tribunale. “Il Catania resta in vendita”, ha confermato l’amministratore unico Astorina. “La società lo è sempre stata”.
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