Siamo giunti all’ultimo capitolo della nostra rassegna settimanale, sull’organico del Palermo. Tratteremo il settore dell’attacco rosanero. In questi giorni di trambusto per via delle dimissioni del vice presidente Tony Di Piazza, di sicuro, il pensiero della dirigenza va a questioni che non riguardano la futura composizione della rosa dei siciliani. Ma è bene tener conto che, a dispetto delle incertezze sull’avvio della prossima stagione, occorre iniziare ad analizzare la situazione del calciomercato di questa estate.
L’INCERTEZZA NEL SETTORE AVANZATO. LA QUESTIONE PRESTITI
Tra i reparti della compagine rosanero, quello avanzato appare il maggiormente incerto, per svariati motivi. Innanzitutto, la situazione dei giovani che hanno trascinato il Palermo alle vittorie di quest’anno, fra tutti Mattia Felici. Il numero 75 durante questa stagione ha dato dimostrazione di avere numeri di classe, forse ancora un po’ acerbi. Soprattutto nella prima parte dell’anno, ha trascinato la squadra e l’entusiasmo dei tifosi con i suoi dribbling e la sua velocità. Tifosi che gli hanno immediatamente affibbiato il soprannome di Felilicic, per la somiglianza non solo fisica con il campione sloveno in forza all’Atalanta. Ma, proprio per queste qualità, il Lecce, titolare del cartellino, lo ha tenuto d’occhio e non è certo che possa rinnovare il prestito in rosanero per un altro anno. Discorso analogo per il giovane Andrea Silipo: il gemello di Felici (entrambi nati il 17 aprile 2001) nei pochi mesi di permanenza in Sicilia ha conquistato immediatamente la platea rosanero. Da ricordare i due splendidi gol contro Marsala e Biancavilla. Sarebbe utile per il giovane continuare la maturazione in una piazza importante come quella di Palermo, nonostante la serie C? Di sicuro, entrambi hanno manifestato il desiderio di proseguire l’avventura al Renzo Barbera.
TRA CONFERMATI E RIMANDATI
A parte la situazione dei giovani in prestito, Sagramola e il suo staff dovranno valutare anche la posizione di chi è già di proprietà dei rosanero. Lorenzo Lucca, nonostante la giovane età, ha già dimostrato di avere personalità e di poter crescere parallelamente alla squadra. Meno in evidenza il palermitano Lucera, partito benissimo con il gol vittoria all’esordio, a Marsala, ma poi oscurato dai compagni di reparto. Poi ci sono i veterani: Santana, Floriano, Sforzini e Ricciardo. Sono stati elementi di qualità per la serie D, ma occorrerà valutare la loro posizione in un campionato molto più difficile come quello della serie C. Se non altro per le loro condizioni anagrafiche e fisiche. Se, infatti, Floriano potrebbe tranquillamente ambire a un posto da titolare, il prossimo anno, i vari Santana, Sforzini e Ricciardo, durante la stagione hanno subito infortuni più o meno gravi e l’età non è dalla loro parte. Ma, anche in questo caso, le valutazioni saranno fatte dalla dirigenza e solo a estate inoltrata si potrà conoscere il futuro di questi componenti.
Infine, Luca Ficarrotta. Elemento di indubbie qualità tecniche ma, forse, un po’ troppo discontinuo, dovuto anche a una forte personalità che, in qualche occasione, lo ha portato a eccessi tali da mettere in difficoltà la squadra (vedi espulsione contro il Savoia per fallo di reazione). Ma, a differenza dei sopracitati veterani, per età e qualità tecniche, potrebbe essere uno degli elementi più sicuri di proseguire la carriera in rosanero. Da valutare anche la posizione del giovane Andrea Ferrante.
UN CALCIOMERCATO SIGNIFICATIVO PER L’ATTACCO DEL PALERMO
Sicuramente, date le situazioni appena descritte, il reparto avanzato rosanero sarà quello che maggiormente potrebbe essere rivoluzionato. Tutto ciò dipende, come spesso è stato sottolineato, dalle ambizioni della nuova dirigenza. Per affrontare una serie C da protagonisti, non basterà il cinismo attuato durante la stagione appena conclusa, in cui molto spesso la squadra di Pergolizzi ha speculato sulla differenza di qualità della propria formazione rispetto alla gran parte delle avversarie, ottenendo molto spesso vittorie risicate e risolte dal semplice episodio. Difficilmente, infatti, il Palermo è riuscito a imporre il proprio gioco in maniera continuativa, durante l’anno in serie D. La serie C sarà tutt’altra cosa e per poter ambire a posizioni di rilievo occorrerà correre il doppio rispetto a quest’anno.
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