Joe Tacopina, attuale presidente onorario del Venezia, non ha gradito le parole di Dario Mirri sul suo conto pronunciate durante la conferenza stampa di ieri: “Quando oggi ho sentito le parole di Mirri – ha dichiarato Tacopina a RnL – non ho potuto che sorridere. Non è la prima volta che mi vedo tirato in ballo da questa persona. Sino ad oggi avevo deciso di non intervenire in una querelle che riguarda lui e Di Piazza”.
“Ma le sue affermazioni di oggi – ha continuato – mi costringono ad intervenire per chiarire alcuni fatti. Stupisce innanzitutto che si leggano oggi molti dettagli di un incontro avvenuto a gennaio, a Roma, presso un noto studio legale e che, per stessa richiesta del Sig. Mirri, sarebbe dovuto restare riservato (e sarebbe rimasto tale se l’attuale dirigenza del Palermo non avesse deciso di raccontarne il contenuto). Ma non abbiamo nulla da nascondere quindi non ho problemi a raccontare quanto avvenuto”.
“In considerazione della mia presenza nel calcio italiano – ha proseguito il presidente onorario del club lagunare – ero stato contattato da un importante gruppo di investitori italo americani che si erano mostrati interessati a rilevare il Palermo. Pertanto avevo chiesto all’avvocato Gianluca Cambareri dello Studio Tonucci & Partners di incontrare il Sig. Mirri per sondare la disponibilità dell’attuale proprietà del Palermo a cedere il Club. Avevo voluto presentare questo gruppo perché amo la città e la sua gente (mia madre viene da là). E perché ero certo che un tale livello di investitori avrebbe garantito un futuro radioso e finanziariamente più solido al Palermo rispetto a quello attuale che, a quanto leggo dai giornali, non è propriamente roseo”.
GLI INCONTRI
Ovviamente l’incontro non è durato 5 minuti! È passata ben più di un’ora, dato che mi è stata addebitata la fattura del mio studio legale che mostra l’incontro per oltre un’ora! LA cosa, tra l’altro, mi è stata confermata dall’avvocato Cambareri. Ma d’altronde è ridicolo pensare che Mirri avesse viaggiato da Palermo a Roma per uno dei più importanti studi legali in Italia per stare lì solo 5 minuti.
“Dopo la riunione avvenuta a Roma tra il mio avvocato ed il Sig. Mirri, sono stato contattato dal suo socio, Di Piazza, che ho incontrato a New York. Con lui abbiamo parlato delle grandi idee che aveva per far crescere il “brand” Palermo nel mondo. E anche delle difficoltà che stava riscontrando. Oggi, dopo le parole pronunciate dal Sig. Mirri, capisco molte più cose rappresentatemi in quell’incontro. Nei giorni successivi sono stato informato dal mio legale che il Sig. Mirri non aveva al momento intenzione di cedere e la vicenda si è chiusa lì”.
“DICHIARAZIONI DIFFAMATORIE“
Questo il racconto di quel famoso incontro di gennaio. Non si sarebbe trattato quindi di un interesse diretto di Joe Tacopina, bensì di un gruppo americano che, tramite il presidente del Venezia, avrebbe contattato e successivamente incontrato Dario Mirri. Ma il disappunto di Joe Tacopina non nasce solo da questo episodio ma da alcune parole pronunciate in conferenza stampa dal numero uno rosanero:
“Per quanto riguarda ciò che ha detto il Sig. Mirri sulla mia storia nel calcio italiano – ha spiegato – lo invito ad informarsi meglio prima di intervenire. Ma posso perdonarlo dato che è da poco in questo mondo. I miei record, che evidentemente non conosce, parlano da soli. Ho portato milioni di dollari nel calcio italiano tra Roma, Bologna e Venezia. Tre squadre che dopo l’ingresso dei capitali americani da me introdotti hanno visto crescere esponenzialmente il loro valore. E sono oggi club solidi e presi come modello di business da molti altri.
Il Bologna è retrocesso in serie B e con me presidente è tornato subito in serie A. Quando ho preso il Venezia la società era in bancarotta, veniva da diversi fallimenti ed in 2 stagioni l’ho riportato in serie B come promesso. La AS Roma è stato recentemente trattata a valori che mai si sono visti nel calcio italiano”.
“Vorrei ricordare al Sig. Mirri – ha continuato Tacopina – che sono l’unico presidente della storia del calcio italiano ad aver vinto 3 promozioni di fila (Bologna 2014/15, Venezia 2015/16, Venezia 2016/17). Lo dico con tutta l’umiltà possibile, solo per correggere le dichiarazioni diffamatorie che ho sentito oggi pronunciate da una persona che non ho mai conosciuto nè ho mai sentito al telefono. Se parla con qualsiasi fan di Roma, Bologna o Venezia capirà che io do il cuore per i tifosi e la comunità. Ecco perché, in parte, ho avuto questo successo. Quindi prima di dire cose negative su qualcuno dovrebbe informarsi meglio. Ma aspettarsi questo da una persona che utilizza in modo offensivo il termine “uomo nero” in questo particolare momento storico è probabilmente chiedere troppo.
Auguro ai tifosi del Palermo il successo che meritano ed una proprietà che possa riportarli presto nel calcio che conta.
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