Palermo, è l’ora del nuovo Cda su quote, Di Piazza, centro sportivo

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Si riparte. Il Palermo torna in “campo” per un nuovo atto del Consiglio di amministrazione. Si riprenderanno nel pomeriggio di oggi le questioni rimandate e lasciate in sospeso nell’ultimo incontro che era andato in scena lunedì scorso. Come si evince dal comunicato pubblicato al termine dell’ultimo incontro, di certo c’era stato solamente – nell’ambito dell’assemblea dei soci di Hera Hora – l’approvazione del bilancio, in riferimento all’anno 2019

Quest’oggi nuovamente tutti alla “scrivania”, dunque. Varie sono le tematiche lasciate in sospeso, e che avrebbero dovuto essere approfondite. Fra queste, anche alcune dinamiche societarie che hanno portato alla richiesta di “chiarimenti” sui rapporti fra l’amministratore delegato, Rinaldo Sagramola, e l’ex vicepresidente, Tony Di Piazza.

dimissioni

IL CENTRO SPORTIVO

A proposito dell’italo-americano, è da chiarire la posizione in merito alla decisione sul centro sportivo che il Palermo ha in programma di costruire nel più breve tempo possibile.

A partire da lunedì a Di Piazza sono stati concessi sette giorni per dare una risposta sulla partecipazione, o meno, alla realizzazione. Ma molto potrebbe dipendere anche dall’area che la società sceglierà proprio per la realizzazione dello stesso centro. Se non oggi, la risposta definitiva da parte dell’ex vicepresidente dovrebbe arrivare entro lunedì 22.

QUEL 40 PER CENTO

Questione quote. La tematica oggi non è centrale (si riunisce il Cda, non i soci) ma si dovrebbe tornare a parlare anche della società e delle intenzioni di Tony Di Piazza in merito alla vendita o meno del proprio 40 per cento. Lo “strappo” fra le due componenti del club sembra esser diventato difficile da ricucire, e dunque negli ultimi giorni si è insistentemente parlato anche della potenziale vendita della quota di minoranza.

Sarà l’ex vicepresidente a fare ulteriore chiarezza, e nell’ipotesi di “ok” alla cessione, il diritto di prelazione consentirebbe ai Mirri, entro trenta giorni, di pareggiare un’eventuale offerta.

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