Tony Di Piazza avrebbe inviato una pec al Palermo calcio e ad Hera Hora per manifestare il suo interesse a partecipare alla realizzazione del Centro Sportivo del club che dovrebbe sorgere a Torretta. L’ex Vice Presidente, però, mette un paletto importante: no a nuove società con la Damir. La sua presenza sarà garantita solo se il capitale usato per la creazione dell’importante struttura, che prevede la nascita di ben sei campi di calcio e di una struttura ricettiva imponente, sarà quello già stanziato.
UN PO’ DI CONTI
Al momento in Hera Hora sono stati versati 6 milioni e 800 mila euro dei 15 complessivi stabiliti dagli accordi iniziali e che andrebbero versati in tre anni. Per un centro sportivo di tale portata servirebbero all’incirca 4 milioni di euro.
L’ESPERIENZA INSEGNA
Comprensibile l’atteggiamento di Tony Di Piazza che, dopo le recenti esperienze con gli attuali soci, non vuole incorrere in altri investimenti extra o in altre società di cui potersi pentire. La relazione riguardante i lavori a Torretta è stata sottoposta all’ex vice presidente nello scorso CdA di Hera Hora del 17 giugno, insieme ad altre ipotesi scartate per problemi oggettivi.
Le altre ipotesi erano fondo Patti, terreno sovrastato da una fitta reti di pali dell’enel, e l’ex campo rom, che non può però essere utilizzato perché all’interno del Parco della Favorita.
Nella lettera inviata da Tony Di Piazza si farebbe riferimento anche ai terreni di Piana degli Albanesi, che già a settembre furono prospettati all’italoamericano dagli amministratori del paese in provincia di Palermo. Ma quando Di Piazza riferì a Sagramola ebbe un diniego. E’ cronaca degli ultimi giorni di incontri e trattative dell’AD col Sindaco di Piana e con alcuni Assessori. Nella relazione del 17 giugno, però, non emergerebbe nessun riferimento a tale possibilità. Particolare che a Di Piazza non sarebbe sfuggito.