Giovanni Ricciardo ed il Palermo si separano. Se ne va dopo appena un anno un dei colpi più sponsorizzati della campagna acquisti della squadra rosanero che ha brillantemente superato l’ostica prova della del campionato di serie D. Nulla di ufficiale, ancora. Ma – salvo colpi di scena – Ricciargol dovrebbe essere la nuova punta del Seregno, squadra brianzola militante in serie D.
UN INIZIO DA FAVOLA
Eppure l’attaccante messinese non ha del tutto convinto con la maglia del Palermo, nonostante un inizio sfavillante a suon di gol ed un inizio torneo da vero cobra dell’area di rigore. Letale su ogni pallone che si aggirava nell’area piccola del portiere avversario era una tassa fissa che ogni compagine avversaria avrebbe dovuto pagare per il sol fatto di calcare l’erba del Barbera. Degli otto gol messi a referto da Ricciardo, però, soltanto uno era stato messo a segno in trasferta (a Biancavilla, n.d.r.). E già qui il pubblico di fede rosanero aveva cominciato a storcere il muso domandandosi: ma Ricciardo segna solo in casa?
FATALE FU IL CORIGLIANO
La doppietta contro Il Corigliano di inizio novembre, poi, è stato l’ultimo vero bel ricordo di campo per Ricciargol. Da allora diverse prestazioni opache, polveri bagnate (solo un gol, peraltro su rigore, in trasferta contro il Castrovillari), alcuni rumors di mercato, un infortunio muscolare piuttosto noioso e sussurri di corridoio che raccontano di qualche discussione di troppo con mister Pergolizzi.
RICCIARDO, COMPOSTEZZA ED EDUCAZIONE
Tutto sommato, se si guardano gli asettici numeri nove gol in diciannove gare disputate sono un bel gruzzoletto e, comunque, le prestazioni sul campo della punta peloritana non offuscheranno il ricordo positivo che il pubblico palermitano deve avere del numero nove rosanero: quando si parlerà della squadra della rifondazione del 2019 che partì dai dilettanti si parlerà anche di bomber Ricciardo. Persona seria, mai un atteggiamento scomposto, mai una parola fuori posto.
IL PALERMO COME IL REAL MADRID
Da ricordare con orgoglio quello che disse in conferenza stampa qualche giorno dopo Palermo-Acr Messina, partita nella quale rimase in panchina per tutti e novanta i minuti. “Io sono un giocatore del Palermo e mi arrabbio se non gioco. Palermo è per me come fosse il Real Madrid!”. E un po’ come James Bond potrebbe dire: “Sono Ricciardo, Giovanni Ricciardo, e sono un esperto in promozioni!”.
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