Perché il Comune vuole dal Palermo 341mila euro per l’uso del «Barbera»

Il canone annuo richiesto dal Comune al palermo per la concessione dello stadio Barbera, e in relazione al valore dato da una commissione alla struttura

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Da qualche settimana si discute sull’importo del canone annuo chiesto dal Comune al Palermo per la concessione dell’utilizzo dello stadio Barbera. La “Commissione tecnica di valutazione”, riunitasi lo scorso 10 marzo, quando ha stabilito il costo da addebitare alla società rosanero per la concessione dello stadio, ha detto che 341.150 euro rappresentano un importo «congruo» e insindacabile. Come si sa il Palermo invece ha giudicato questo costo troppo elevato, ed ha iniziato a cercare altre soluzioni per trovare fuori Palermo alternative al Barbera. Ma spera che si possa trovare con il Comune qualche soluzione che permetta di trovare un accordo.

VALORE STABILITO A TAVOLINO

Ovviamente in tanti si chiedono come si sia potuto stabilire questo importo, che, fra l’altro supera di gran lunga quelli pagati da altre società di serie C ed anche di serie B. La spiegazione si legge oggi nel Giornale di Sicilia, ed è il risultato che si ottiene applicando una formula. Si è data una valutazione delle singole aree di cui è costituito l’impianto dello stadio Barbera. Alle due torri adibite ad ufficio viene dato un valore di 1,08 milioni, il manto erboso 1,285 milioni, l’area pedonale circa 140 mila euro, gli spalti 5,8 milioni e gli spazi esterni 216 mila euro. Per un totale di 8.528.274 euro. Questo quindi è il valore stabilito per l’immobile, «seguendo il metodo della capitalizzazione dei redditi».

CANONE ANNUO

Una volta stabilito il valore dell’immobile, il canone annuo si stabilisce moltiplicandolo per il «saggio di capitalizzazione», cioè il tasso annuale di rendimento dell’investimento. Questo valore in genere è il 4%. Per cui, dal prodotto di 8.528.274 per 0,04 si ha come risultato 341.131,96. Esattamente la cifra che, arrotondata, è stata chiesta al Palermo per la concessione del Barbera. È comunque molto probabile che sarà trovata una soluzione di buon senso, fermo restando che l’importo della concessione non sarà ritoccato. Si cercherà di compensare con qualche detrazione, che potrebbe essere l’occuparsi anche della manutenzione straordinaria, che nel contratto è a carico del Comune, oppure in qualche sponsorizzazione. Sono comunque in previsione incontri che dovrebbero permettere una soluzione positiva per tutti.


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