Schillaci: “Che squadrone l’Amat, il Palermo e quei 5 milioni…” – l’intervista

L'eroe dei mondiali del 1990 disputati in Italia ha parlato del premio che riceverà lunedì da parte dell'agenzia dei trasporti di Palermo

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In occasione del premio da parte dell’Amat, che consegnerà la prossima settimana all’ex calciatore Salvatore Schillaci, la nostra redazione ha contattato l’eroe di Italia ’90, per capire le emozioni di questo premio, al trentennale della ricorrenza delle Notti Magiche.

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UNA CARRIERA INIZIATA ALL’AMAT PALERMO

Totò Schillaci ricorda il legame indissolubile con la compagnia municipalizzata dei trasporti del capoluogo siciliano: “È bello ricevere questo premio dall’Amat Palermo perché la mia carriera è iniziata proprio da qui. Credo che se non avessi iniziato da qui, non avrei fatto la carriera che mi ha portato anche alle prestazioni a Italia ’90. Ricordo che all’epoca l’Amat militava in serie D e aveva uno squadrone. Io ero giovanissimo e in sette anni, vincendo le classifiche dei cannonieri e premi individuali, riuscì ad arrivare al Messina. Fondamentale è stato l’apporto dei tecnici di allora, e su tutti quello di Angelo Chianello, all’Amat“.

Il ricordo di quegli anni e il passaggio sfumato al Palermo: “A quei tempi, all’Amat eravamo davvero una bella squadra, con tanti calciatori che oggi potrebbero far comodo a diverse società professionistiche. Il mio sogno di trasferirmi al Palermo sfumò per soli 5 milioni, cifra che non permise l’accordo tra le due società. Quella cifra, per una piccola società come l’Amat Palermo, sarebbe stata molto utile e quindi andai al Messina. Devo dire che la scelta fu azzeccata per il prosieguo della mia carriera“.

LE STRADE CON IL PALERMO, MAI INCROCIATE

Anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo, il nome di Schillaci con quello del Palermo calcio è sempre stato accostato. Ma le strade tra l’ex calciatore di Juventus e Inter e la società rosanero non si sono mai incrociate: “Io non chiedo niente a nessuno, ho il mio centro sportivo e fortunatamente lavoro molto bene. Da dove sono partito sono tornato. Durante la partita dell’estate scorsa sono stato contattato dal presidente Mirri per l’invito all’evento; io ho sempre manifestato il mio desiderio di poter collaborare con la società rosanero, attraverso magari il mio centro sportivo. Anche a livello di immagine, quando si è trattato del Palermo, io sono sempre stato lieto di essere presente, per rappresentare questi colori. Sono una persona sempre disponibile con tutti, come in occasione della mia partecipazione alla canzone rap dedicata a Italia ’90. Purtroppo c’è troppa invidia in questo mondo ma, come ho già specificato, io non chiedo nulla e non cerco nessuno“.

Ha collaborato Fabrizio Passarello

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