“Aquile di quartiere”: il Palermo aiuta le famiglie in difficoltà

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Il Palermo aiuterà i giovani delle famiglie in difficoltà dei quartieri meno abbienti della città. Si chiama “Aquile di quartiere” il progetto nato in collaborazione con la Caritas diocesana.

Tutto è partito dalla comunicazione di circa un mese fa di Santana. Il capitano rosanero aveva annunciato che la squadra non avrebbe usufruito del premio stagionale stabilito in accordo con la società per la promozione in serie C. L’intento dei giocatori era quello di mettere a disposizione quel denaro per l’emergenze sociali della città.

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IN COSA CONSISTE IL PROGETTO

Verranno finanziate oltre 50 borse di studio sportive. I ragazzi avranno quindi l’opportunità di inseguire il sogno di calciatore, spesso messo da parte per le difficoltà economiche a cui il nucleo familiare è sottoposto. Le diverse aree interessate all’iniziativa sono state individuate dalla Caritas, tramite i parroci. Villagrazia di Palermo, Brancaccio, Arenella e l’Albergheria sono soltanto alcune zone di Palermo coinvolte.

I giovani calciatori saranno selezionati direttamente dalle parrocchie per poi essere indirizzati nelle scuole calcio più vicine al quartiere di provenienza. Inoltre la società capitanata da Mirri terrà sotto osservazione le giovani promesse tramite i responsabili del settore giovanile.

PAROLA AL CAPITANO

Mario Alberto Santana, presente al Barbera insieme ad Accardi, Crivello, Floriano e Corsino, spiega come è partito il progetto: “Noi calciatori, che dai palermitani riceviamo sempre un grande affetto, abbiamo deciso di ricambiare come possiamo, cercando di celebrare la passione per i nostri colori e magari scoprire i campioni di domani. E se anche nessuno di questi ragazzi diventerà un calciatore, potremo comunque andare fieri di aver dato ad alcuni di loro l’opportunità di farcela, proprio come ce l’hanno tanti loro coetanei più fortunati”.

L’elogio alla società: “Una società giusta – continua Santana – è quella che abbatte le barriere e che riesce a dare a tutti la stessa possibilità di realizzarsi. Nel nostro piccolo, vogliamo dare un contributo affinché sia così”.


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