Manca il decimo a calcetto? Tranquilli, c’è Tacopina

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L’avvocato italo-statunitense Joe Tacopina, volente o nolente, ha sempre più spesso i riflettori del mondo calcistico italiano puntati addosso. Come se fosse un moderno demiurgo capace di liberare dal male le società in cui si insedia o come se fosse un moderno Re Mida capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca.

L'avvocato Tacopina, un dirigente sulla bocca di molte squadre

TRA LEGGENDE E REALTÀ

Che poi certe storie siano frutto di approcci concreti, semplici abboccamenti o totali invenzioni questa è un’altra storia. Fatto sta che nel giro di pochi mesi l’avvocato Tacopina è stato accostato a Siena, Cesena, Palermo e Catania. Ed a seguire, immancabile, il solito corteo di smentite, contro smentite e “vi dico la mia…”. Insomma, un nome molto gettonato ultimamente nelle cronache calcistiche.

ARIA DI DERBY

L’ultima squadra in ordine temporale a cui si fa riferimento parlando dell’attuale presidente onorario del Venezia (che può vantare nel proprio curriculum, tra l’altro, anche esperienze nella Roma e nel Bologna) sarebbe appunto il Catania. La società etnea, appena rilevata dalla SIGI e salvata dal fallimento, potrebbe essere una nuova avventura per Tacopina, in proprio o tramite una cordata di investitori. 

UN UOMO PER OGNI SITUAZIONE

Ovunque ci sia una società in difficoltà ecco che spunta il nome di Tacopina, manco fosse una specie di Superman dei libri contabili. Società dagli assetti societari “bollenti”? Ecco che arriva Tacopina il problem solver capace di mettere tutto a posto. Problemi a trovare chi può fare il banco a Baccarà o il decimo a calcetto? Aspetta, chiamiamo Tacopina!

LA PREVISIONE SUI TUTTOLOMONDO

Nell’immaginario collettivo – a giudicare dai commenti sempre non proprio amorevoli delle arene social – il “rimbalzare” del suo nome da una società all’altra non ha reso simpatico il personaggio Tacopina. Di certo è ormai un uomo molto introdotto nei meccanismi del calcio italiano, ma non solo. Ha anche delle meravigliose doti di chiaroveggenza: mentre tutti lo insultavano, fu uno dei pochi a sostenere che Arkus ed i Tuttolomondo non avessero le risorse per iscrivere il Palermo al campionato di serie B. E, come quasi sempre accade, il tempo è galantuomo. Gentleman, in questo caso.

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