Obiettivo serie B: occhio ai “lupi” irpini, outsider per la promozione

L'Avellino non partirà con i favori del pronostico, in serie C. Ma la tradizione calcistica dei campani e l'effetto sorpresa potrebbero creare grattacapi alle altre pretendenti alla promozione

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I campionati professionistici sono ormai quasi terminati. La serie B ha dato i primi verdetti, con Benevento e Crotone in serie A e Livorno, Trapani e Juve Stabia retrocesse in terza serie, in attesa dei play-off e play-out che decideranno gli ultimi esiti del campionato. Il girone meridionale di serie C, sulla base delle retrocessioni dalla serie cadetta, sta per completare la sua griglia di partenza. Ma quali saranno, quindi, le prossime avversarie del Palermo calcio?

Tra le rivali dei rosanero saranno presenti i campani dell’Avellino, eliminati al primo turno play-off dalla Ternana durante la stagione appena conclusa. I lupi in maglia verde proveranno a dar fastidio in chiave promozione.

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ALTRA NOBILE DECADUTA NEGLI ULTIMI ANNI

L’Avellino, come il Bari e il Palermo, è una delle società di tradizione calcistica fallita durante gli ultimi anni. Dopo la scomparsa e la rinascita, nel 2009, gli i lupi sono stati nuovamente esclusi dal campionato di serie B al termine della stagione 2017/2018. Ripartiti dalla serie D, la squadra allenata da Archimede Graziani prima e da Giovanni Bucaro dopo è riuscita a ottenere l’immediato ritorno tra i professionisti dopo un solo anno. La stagione appena conclusa ha visto, appunto, i campani piazzarsi in decima posizione e venire estromessi dalla Ternana durante il primo round play-off.

LA “LEGGE DEL PARTENIO” E LO STORICO DERBY PROMOZIONE CONTRO IL NAPOLI

Seppur manchi dalla massima categoria da diversi decenni, la squadra dei lupi, negli anni ’80 fu un habitué della serie A. Furono ben 10 le stagioni consecutive tra i grandi, dalla stagione 1978/1979 alla stagione 1987/1988. Durante quegli anni, l’Avellino riuscì a conquistare le proprie salvezze grazie alla cosiddetta legge del Partenio: diverse le vittorie contro le grandi storiche del calcio italiano. Tra tutte, occorre ricordare il 4-0 contro il Milan, nella stagione 1983/1984. Non erano i rossoneri che conquisteranno il mondo qualche anno più tardi ma si trattò sempre di una vittoria di prestigio. La migliore posizione ottenuta in serie A dai campani, invece, è stato l’ottavo posto, sia nella stagione 1982/1983 che nella stagione 1986/1987. In quelle annate diversi furono i campioni che vestirono la maglia verde dei campani: dal brasiliano Dirceu, all’austriaco Schachner; da Nando De Napoli a Stefano Tacconi. Senza dimenticare il peruviano Barbadillo e l’altro brasiliano Juary.

Nel nuovo millennio, invece, l’emozione più grande per i tifosi avellinesi fu la finale play-off contro i cugini del Napoli. Nella stagione 2004/2005, infatti, partenopei e irpini si trovarono di fronte nell’ultimo atto per la promozione in serie B. La squadra allenata da Francesco Oddo ebbe la meglio sul favorito Napoli grazie alla vittoria per 2-1 al Partenio, nel match di andata. Lo 0-0 del ritorno sancì la promozione dei verdi a discapito dei partenopei che dovettero attendere un altro anno prima di iniziare l’ascesa verso la serie A.

OUTSIDER IN VISTA DELLA PROMOZIONE

L’Avellino, durante la scorsa stagione, ha affrontato un’annata piena di alti e bassi, terminando il campionato con un anonimo decimo posto, seppure utile per la partecipazione ai play-off. Di sicuro, una stagione in serie C ha permesso alla società irpina di acquisire esperienza e di poter provare a dar fastidio a quelle che potrebbero essere le pretendenti alla promozione in serie cadetta. Di conseguenza, occhio ai lupi irpini che potrebbero essere una presenza fastidiosa per il Palermo e per le altre compagini della categoria, in ottica promozione.

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