C’è chi va e chi resta, fisiologico in ogni squadra al termine di ogni stagione. Solitamente questo gioco di arrivi e partenze è, però, avallato da un allenatore che – in sintonia con le parti societarie – stabilisce quali possano essere le cartucce più utili da essere sparate durante la stagione. Intanto, dopo “l’affare Ficarrotta”, fra i tifosi tiene banco la “questione Ambro“.
NO MISTER, NO PARTY
Mancando ancora il nome alla casella allenatore, il direttore sportivo Castagnini ha affermato che il calciomercato dei rosanero non può iniziare. Per la creazione della nuova rosa è ovviamente necessario il consenso del nuovo mister. A conferma di tutto ciò l’agente di Corazza (attaccante della Reggina da tanti accostato alla società di Mirri e Di Piazza) ci ha, infatti, confidato che per il giocatore non ha ricevuto alcuna chiamata da Viale del Fante. Solo contatti, invece, con il procuratore del bomber palermitano Saraniti ma solo per comunicare di non poter intavolare nessuna trattativa in assenza del benestare del nuovo allenatore. L’attaccante originario del quartiere Borgonuovo, quindi, presto si accaserà dalle parti dell’Etna o a Catanzaro.
LA CARICA DEGLI UNDER
E allora chi si sta assumendo la responsabilità della riconferma dei cosiddetti under della stagione 2019/2020? Perchè Lucca, fermo restando la parvenza di buon giocatore, con appena qualche minuto giocato in tre spezzoni di partita ha avuto la possibilità di essere contrattualizzato mentre ad altri si chiedono gli straordinari e provini come se fossero dei perfetti sconosciuti?
AMBRO E LA SERIE C: MA CON QUALE MAGLIA?
Passi per Ficarrotta, giocatore tecnicamente valido ma che alla soglia dei trent’anni non è riuscito a compiere quel famoso salto in avanti. Va bene anche per Marong che non ha mai visto il campo. Diverso è il caso di Ambro. Un ragazzo che fin da bambino ha vestito la maglia rosanero e che fino all’anno scorso ha giocato quasi una ventina di partite con il Palermo di Pergolizzi. Cosa dovrebbe dimostrare con un “provino”? Parliamo di un ragazzo che, se svincolato, non avrà difficoltà a legarsi con squadre di serie C: perché dovrebbe rischiare con un provino? Ed in caso di infortunio durante il ritiro, senza contratto, cosa succederebbe?
QUESTIONE DI APPARTENENZA
Siamo certi che il centrocampista palermitano firmerebbe anche in bianco per continuare ad agghindarsi di rosanero, mettendo da parte il fastidio per questo atteggiamento asettico tenuto dalla società anche se consapevole che nemo propheta in patria. Ma Ambro è uno di quelli che il Palermo ce l’ha addosso come una seconda pelle ed incarna quel sentimento che in società chiamano “appartenenza”. Peccato che ogni tanto non faccia rima con coerenza.
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