Il Trapani in serie C per 70mila euro e l’ex patron arrestato. Dubbi sul futuro

Trapani in serie C dopo che il Collegio di Garanzia del Coni ha confermato i punti di penalizzazione, .Ma ci sono dubbi per il futuro

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Il Collegio di Garanzia del Coni ha confermato il verdetto di secondo grado di giudizio, confermando quindi i due punti di penalizzazione a carico del Trapani. Così la classifica dei granata è rimasta immutata a 44 punti, in terzultima posizione e conseguente retrocessione. Vanificando così l’entusiasmante rimonta nelle partite del dopo-Covid. Ma è paradossale apprendere che gli stipendi non pagati ai tesserati entro il 16 marzo ammontavano a 70 mila euro, una cifra irrisoria per una società di serie B.

I GUAI DEL DOPO MORACE

Il fatto è che da quando la famiglia Morace ha ceduto il Trapani, è iniziato un periodo molto pesante. Basta considerare che chi è subentrato nel mese di marzo 2019, Maurizio De Simone, ieri è stato arrestato con l’accusa di essersi appropriato indebitamente di fondi della società e di avere emesso fatture false. Inoltre, nel frattempo, aveva percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Nella stessa indagine è coinvolto anche il direttore generale del Trapani, Rino Caruso, accusato anche lui di appropriazione indebita riferita agli incassi maturati al botteghino durante le partite al Provinciale di Erice.

INCERTEZZA A TRAPANI

Ma i guai del Trapani non sono finiti qui. Entro il 24 agosto le squadre di serie C devono formalizzare l’iscrizione. Dovranno essere presentate tutte le garanzie necessarie, compresa la fideiussione di 350 mila euro. A quanto pare l’attuale proprietà, la Alivison, non ha le risorse necessarie da investire nella società granata. Per cui a questo punto resta anche da chiarire se è in grado ci continuare a mantenere il controllo della società, o passare la mano. Ma è inutile dire che non resta molto tempo per una operazione di questo tipo.


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