Boscaglia, è quasi fatta: il “calcio efficace” e il solo obiettivo della Serie B

Pare finalmente concludersi sul nome di Roberto Boscaglia la ricerca del tecnico che guiderà il Palermo nell’imminente campionato di serie C 2020/2021

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L’arrivo di Roberto Boscaglia è ormai imminente. Va detto subito: è un tipo di profilo di allenatore che conferma la necessità di dover lottare per il primato.

IL PALERMO HA IL SUO ALLENATORE

Quindi bravi Sagramola, Castagnini e bravo il Palermo di Dario Mirri e Tony Di Piazza. Un Palermo che a fari spenti e con una comunicazione al limite del mutismo patologico, però ha risposto con ciò che conta, ossia i fatti. Boscaglia rappresenta sinceramente una delle migliori scelte possibili su cui il Palermo potesse puntare anche per dare quel famoso segnale a tifosi e avversari, che tutti auspicavamo fosse dato. Quella con l’allenatore Boscaglia non è stata una trattativa facile. Da un lato il Palermo voleva muoversi più cauto, proporre solo un annuale più opzione per il secondo, e proporre un contratto meno oneroso di quel che probabilmente sarà. Il nodo finale che poteva fare arenare tutto però era la questione staff. Boscaglia voleva con sé il suo. Ma anche lì alla fine il Palermo ha concesso a Boscaglia che ad accompagnarlo nella sua avventura rosanero ci fossero anche i suoi uomini di fiducia. 

Una scelta, quella che è caduta su Boscaglia, di fondamentale importanza anche dal punto di vista delle strategie societarie di mercato: l’allenatore rappresenta, infatti, una garanzia assoluta anche per giocatori di qualità che riceveranno la chiamata del Palermo. Con l’ex Entella in panca, insomma, far mercato potrebbe anche divenire più semplice.

UFFICIALITÀ A BREVE

Per ufficializzare l’allenatore rosanero ora si attende solo la risoluzione ufficiale del contratto del tecnico gelese, dall’ Entella calcio. Ma tornando all’ingaggio di Boscaglia occorre dire che la sua presenza adesso dovrà quasi certamente essere seguita da un mercato di altrettanta alta qualità. La serie C che si presenterà al via a fine settembre sarà di quelle tra le più complicate degli ultimi decenni. Senza dubbio però aver preso questo tipo di tecnico dà ai tifosi rosanero la sola risposta attesa. Quella che il Palermo sarà e cercherà di essere in prima fila, in “pole position”, e cercherà di essere in C ciò che è la Mercedes di Hamilton in Formula 1. Una squadra cannibale fiera e feroce che come fatto in serie D dovrà scendere in campo sia in casa che in trasferta per imporre gioco e risultato. 

IL CALCIO DI BOSCAGLIA

Il calcio proposto delle squadre di Boscaglia che spesso è un 4-3-1-2 a rombo, sviluppa un palleggio semplice e senza forzature focalizzato sull’efficacia della giocata rispetto alla ricerca di eccessiva estetica e spettacolarità. Per il tecnico classe 1968 sono importanti gli inserimenti senza palla degli uomini di mediana: centrocampisti e ali, affinchè questi siano utili per sfruttare gli assist ed i lanci in arrivo dalle corsie esterne. Per quanto riguarda la fase difensiva, la squadra deve essere sempre pronta ad accorciare con rapidità chiudendo spazio e possibilità di soluzioni agli avversari.

BOSCAGLIA PHILOSOPHY

Dice Boscaglia: “La squadra va in campo e se i giocatori non sono innamorati dell’allenatore e del suo staff, non c’è niente da fare, non rendono. In quel caso la colpa è nostra: anche se abbiamo preparato bene la partita, vuol dire che non abbiamo saputo entrare nella testa dei ragazzi”’. In questa filosofia e assunzione di responsabilità l’allenatore siciliano – dichiarata in un incontro con i tecnici bresciani, quando era allenatore delle Rondinelle – pare mostrare l’importanza del ruolo che ricopre sia tatticamente che psicologicamente. Un tecnico quindi di polso e personalità.  Esattamente ciò che serve al Palermo per non interrompere la sua corsa, il suo ritorno verso il calcio che conta. In bocca al lupo quindi a Boscaglia e al Palermo. Adesso attendiamo ulteriori conferme dal mercato e poi finalmente parlerà il campo.

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