Boscaglia a Palermo, il successo nel Dna: “Se non vinco, sto male”

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(eb) Il giorno tanto atteso è arrivato. Roberto Boscaglia ha apposto il nero su bianco sul contratto che lo legherà al Palermo per i prossimi due anni, e questa mattina al Renzo Barbera ha pronunciato le prime parole da neotecnico.

“Quando non vinco, ci sto male”, ha fatto sapere nel corso della prima conferenza stampa all’ombra di Monte Pellegrino. E il concetto è piaciuto alla tifoseria, che con l’arrivo dell’ex Entella sa di poter contare su una serie di assolute garanzie. Sia dal punto di vista della professionalità, che del curriculum, che parla abbondantemente da sè. “Palermo rappresenta l’eccellenza – ha esordito l’allenatore, nato a Gela – e sono felicissimo di essere arrivato, e lo dico prima di tutto da siciliano. Sagramola e Castagnini mi conoscono, e questo è un vantaggio: conosciamo i giocatori che ci serviranno, tanto sul piano tecnico che quello morale”.

Roberto Boscaglia rosanerolive
Roberto Boscaglia in conferenza stampa (foto Lorenzo Cascio)

LA DIFESA E’ A QUATTRO

Il matrimonio con la città di Palermo è il coronamento di un sogno, per Boscaglia: “Scherzando, in passato, con i dirigenti ci eravamo detti dell’ipotesi di lavorare insieme al Palermo. Ma Palermo non è soltanto una scelta, è “la” scelta della carriera. Abbiam fatto passare un po’ di tempo per capire cosa fare…”. La neo guida del Palermo ha, naturalmente, iniziato ad approfondire anche i temi tattici. “Sono i giocatori – ha dichiarato Boscaglia – a decidere quello che è l’aspetto tattico della squadra, al di là poi del contesto in cui ci troveremo a giocare. Per quel che mi riguarda, scenderemo in campo di sicuro con la difesa a 4, ma spesso sarà possibile variare a 3. La condizione dopo lo stop sarà certamente un problema – ha proseguito Boscaglia – ma lo sarà anche per tutte le altre squadre. Per recuperare ci dedicheremo a una fase di “ripristino”, con lavoro di potenza aerobica e forza”.

LA VITTORIA DELLE MOTIVAZIONI

Anche un excursus sulle ultime trionfali esperienze fra Trapani e Chiavari, da parte dell’allenatore: “Sono stati campionati diversi, e oltre alle promozioni in comune fra le due esperienze ci sono state le motivazioni. A Trapani per la rabbia del campionato perso un anno prima, mentre con l’Entella il mancato ripescaggio è divenuto energia e motivazioni. Anche quando il Piacenza ci aveva rimontato”.

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QUESTIONE DI OBIETTIVI

La tifoseria rosanero chiede, naturalmente, la promozione immediata in Serie B a Roberto Boscaglia. Il tecnico affronta la tematica, partendo dall’obiettivo playoff: “Se pensiamo che i playoff siano l’obiettivo minimo, perdiamo in partenza. Il nostro unico pensiero deve essere quello di vincere le partite e non pensare a quello che succederà dopo. Bisogna guardare partita dopo partita, e così sarà per gli altri. Ripeto, noi dobbiamo vincere le partite. E io sto male se non vinco…”.

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Video di Lorenzo Cascio

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