Nel calcio che vive di risultati più che passione, ecco la strada tracciata dai rosa

La politica degli investimenti, se virtuosa nella qualitá, genera sia risultati sportivi che guadagni in prospettiva

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Il calcio ormai non è solo passione o appartenenza. Il calcio è forse diventato soprattutto il risultato del rapporto fra domanda e offerta. 

DOMANDA E OFFERTA COMANDANO

La capacità finanziaria di soddisfare la domanda genera maggiore attenzione, seguito, orgoglio e tifo. Rinsalda il piacere dell’appartenenza ai colori. Disattendi sempre o a lungo ogni aspettativa di questo tipo, e prima o poi anche il più irriducibile tifoso, colto da sconforto s’allontanerà, o comunque apparirà più disilluso.

Questo preambolo forse un po’ cinico, o troppo pragmatico, per fortuna non rappresenta sempre la dinamica tipica nei ragionamenti dei tifosi o simpatizzanti di una squadra di calcio. Peró questa è comunque una dinamica  sempre piú presente se non dominante del “ragionare tifoso”. La maggior parte di essi infatti è umorale e dipendente da risultati e prospettive che ogni proprietà calcistica promette, mantiene o disattende. Così al netto di proclami da libro cuore e appartenenze, degli aspetti assolutamente pratici un club deve sempre tener conto forse anche di piú del resto. Il Palermo Fc probabilmente memore del fatto che meno tempo si perderà in C e meglio sarà, in ossequio a questa esigenza, sta iniziando col piglio giusto. La scelta di Boscaglia è certamente nella direzione di un chiaro proposito di competere alla vittoria finale. Quindi è quel tipo di segnale che serve a quella larga frangia del tifo, che non è puro e duro, ma esigente e attento a cose come potenziale e obiettivi.

IL TECNICO PER VINCERE LA C

Boscaglia già vincitore per due volte della serie C: con Trapani ed Entella di Chiavari. Chiusa la larga parentesi in granata durata dal 2009 al 2015 e dopo le esperienze di Brescia (con Sagramola e Castagnini) e Chiavari, accettando Palermo al termine di un lungo corteggiamento, l’allenatore gelese viene a proporre il suo calcio con le idee molto chiare. Vincere subito, e nonostante la C – quest’anno più una B2 che mai – presenti molte rivali agguerrite con lo stesso proposito. Bari, Avellino, Casertana, Ternana in primis puntano alla promozione diretta. Trapani e Catania sembrerebbero piú defilate, e qualche outsider esce sempre fuori. Comunque sia però il Palermo deve pensare a se stesso, senza alibi o fobie, e così sembrerebbe voglia fare, vista la scelta tecnica operata.

MERCATO “IN FIERI”

Arrivati Saraniti e Valente ancora pochi giorni e al via del mercato ufficiale il Palermo dovrà recitare la parte del leone. Della scorsa serie D è rimasto un discreto numero di elementi. Tra questi il mistero Rizzo Pinna, invisibile agli occhi dell’ex tecnico Pergolizzi e che ora vedremo con Boscaglia se potrá sbocciare o meno. Tra i confermati anche Pelagotti, Crivello, Accardi, Lancini, Martinelli, Martin, capitan Santana, Floriano e Doda, Lucca e Silipo tra gli under. Peretti ed uno tra Kraja e Langella dovrebbero rientrare, Felici piú no che si. Il Lecce retrocesso in B lo porta con sè in ritiro. Di certo peró serve intervenire con almeno 6/7 elementi con esperienza e qualità per la categoria che ci attende. Serve senz’altro una punta da 15 gol in su, (Marsura, Corazza, Iemmolo). Un vero e classico bomber in grado di capitalizzare quasi ogni occasione a disposizione. Serve qualcosa di piú in mediana, almeno un paio di elementi. Un regista, anche con spiccate capacitá offensive, un mastino ruba palloni. Grintoso ma capace di non prendere un cartellino a partita, uno alla Migliaccio per intenderci. Serve poi puntellare ancora la difesa con alternative di livello. Il Palermo calcio deve costituire una rosa di almeno 18 potenziali “titolarissimi”. È l’ unico modo per essere solidi e coperti nel duro cammino verso la promozione in B.

Stará a Boscaglia chiedere e gestire il tutto, creare un gruppo unito e coeso a prescindere da chi andrà in campo piú spesso. E sará della società il compito di centrare gli obiettivi di mercato indicati dal tecnico. Per il resto si dovrà solo capire come sará organizzata la stagione calcistica in relazione alle cautele anti covid. Come e quanti tifosi potranno accedere agli spalti, se si potrà andare in trasferta. Sperando che in itinere le restrizioni siano sempre minori, fino a sparire del tutto riconsegnando il calcio alla sua normalitá.

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