Questa mattina è intervenuto in conferenza stampa uno dei nuovi arrivati in casa rosanero, si tratta del difensore centrale Ivan Marconi. Il calciatore ha risposto alle domande dei giornalisti, focalizzate su questa nuova esperienza, sul campionato di serie C e sulla sua posizione in campo.
Quale è il fattore necessario per vincere il campionato?
“Sicuramente la coesione del gruppo è una parte fondamentale per la vittoria del campionato. È importante l’unione di intenti di società, tifosi, staff e squadra. Si deve formare un’alchimia ma di mezzo c’è anche la fortuna”-
Come mai hai lasciato il Monza?
“L’ambizione del Monza è stata altissima e hanno deciso di fare le loro scelte. Si è colta l’occasione della chiamata del Palermo e non ci ho pensato due volte. La trattativa è durata pochissimo perché ero convinto di venire in una piazza incredibile”.
Quali sono le tue impressioni con Boscaglia e con la squadra?
“Le sensazioni sono positive, ma ci stiamo allenando solo da una settimana e stiamo lavorando tanto a livello fisico. Il mister lo conoscevo già per fama, ha sempre giocato per vincere e reputo che in questa piazza è uno dei migliori allenatori che sarebbero potuti arrivare. Sono un ragazzo di poche parole ma tende a dare il proprio contributo, i giocatori dell’anno scorso ci hanno ben integrati in squadra”.
L’allenatore del Palermo tende a far giocare alta la difesa, ci sei abituato questa tattica?
“Ogni allenatore ha il suo modo di vedere la linea difensiva, noi dobbiamo essere bravi ad apprendere il prima possibile le indicazioni del mister. Lavorando i meccanismi diventeranno sempre più fluidi”.
Cosa ne pensi del calcio al Sud e delle tifoserie?
“Dal punto di vista del pubblico e del calore, il Sud è di tre categorie superiore rispetto al Nord. Purtroppo con il Covid-19 bisogna aspettare e vedere cosa succederà per vederlo allo stadio. È importante che i tifosi ci supportino, contro il Palermo ho giocato d’avversario e ricordo che era una componente fondamentale”.
Potrai giocare anche da terzino sulla fascia sinistra?
“Io mi ritengo più un centrale, ma all’occorrenza ho fatto il terzino con i miei limiti. Preferisco difendere che attaccare, non sono sicuramente un laterale che si spinge in avanti. Mi sento più a mio agio al centro della difesa”.
Nonostante il tuo ruolo riesci comunque ad andare a rete, come mai?
“Negli ultimi tre anni ho fatto tre gol, ma nella mia carriera sono riuscito a farne una dozzina. Principalmente nascono da palla inattiva, da calcio d’angolo, di testa. In queste occasioni i difensori hanno le stesse opportunità di fare gol degli attaccanti”.
Come rispondi ai complimenti del tuo ex compagno di squadra Bellusci?
“Ringrazio Giuseppe perché da lui ho potuto apprendere molto, ha realizzato più di 100 presenze in serie A. I complimenti fanno piacere, essere il difensore più forte a livello di marcatura in Serie C è esagerato, ma è sicuramente una delle mie qualità marcare ad uomo. Ci siamo sentiti, gli ho raccontato della possibilità Palermo e mi ha consigliato di venire”.
Il Palermo ha la stoffa per vincere il campionato?
“Sicuramente dovremmo lavorare a testa bassa non facendo calcoli. Credo che il girone del Sud sarà molto combattuto, sarà una guerra in qualsiasi campo. Ricordo che ho vinto un campionato in cui ad un certo punto eravamo a meno 11 dalla vetta e se avessimo mollato un centimetro non saremo riusciti a raggiungere il traguardo”.
Promozione in due anni?
“Non voglio fare previsioni perché è prematuro. Nelle piazze di Monza e Cremonese non è stato facile vincere subito. A Cremona così come a Monza, quando sono arrivato due stagioni fa a gennaio, l’obiettivo era vincere e non siamo riusciti, il primo anno è sempre difficile. Si può vincere subito o fra due anni ma il vero obiettivo è quello di cercare di costruire un gruppo coeso per dare soddisfazioni a società e tifosi attraverso risultati, gioco e prestazioni”.
LA CONFERENZA STAMPA
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