Diciamolo con franchezza: ci eravamo stufati di commentare avvenimenti lontani dal campo. Finalmente si torna a giocare. Dopo sette mesi il colore rosa tornerà ad essere protagonista negli stadi del sud Italia. Non si parlerà più del colore delle maglie, di logo e di mercato, salvo qualche colpo dell’ultima ora.
Commenteremo le scelte tecniche, la tattica adottata o la posizione in campo di questo o quel giocatore. Disquisiremo di decisioni arbitrali pro e contro e magari si apriranno dibattiti sui social ritrovando in essi tanti pseudo allenatori pronti a suggerire tattiche e formazioni. Insomma si parlerà di calcio con tutto il corollario di opinioni che l’attesa per una gara o l’immediata reazione ad un risultato portano appresso.
Ognuno tornerà al proprio mestiere. Giornalisti tifosi e tecnici si occuperanno di calcio ognuno nel ruolo che gli compete. Noi siamo pronti con le nostre rubriche, con le pagelle le interviste ed i commenti che competono ad ogni giornale che di questo sport vuole occuparsi. C’è finalmente una gara da disputare, vedere e commentare.
Sappiamo già che qualsiasi risultato venga fuori dalla prima di campionato sarà per certi versi bugiardo. Non ci esalteremo in caso di vittoria né ci angustieremo in caso di sconfitta. Non dovremo farlo per una serie di ragioni. Il campionato è lungo ed ogni partita avrà una sua storia, questa gara sarà disputata da una squadra che schiererà una formazione lontana da quella che ha ideato Boscaglia.
Non ci saranno, almeno tra i titolari, gli ultimi arrivati e se scenderanno in campo difficilmente potranno mostrare tutto il loro valore. Questa squadra, per i noti motivi legati alla emergenza sanitaria, non ha disputato neanche una amichevole ed è, ad oggi, un vero e proprio rebus. Sicuramente anche il pur bravo tecnico rosanero aspetta delle risposte belle o brutte che siano per potere avere una idea di base su cui sviluppare i suoi concetti di gioco e magari confrontarsi con i dirigenti per eventuali puntelli da reperire negli ultimi giorni di mercato.
Adesso non ci resta che aspettare che il campo dia i primi verdetti. L’unico giudice supremo è il terreno di gioco ed a noi giornalisti e tifosi non ci resta che aspettare con un sogno nel cuore ma con la pazienza che l’inizio di campionato suggerisce di acquistare.
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