Palermo, anche con Somma i conti non tornano

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Manca ormai poco alla fine del calciomercato e, chiusa la già ampiamente annunciata operazione Somma, poco altro circola in merito al Palermo. Molto bene Somma, senza dubbio, ma i conti non tornano! Si parla di Luperini, ottima pedina, non c’è dubbio. Ma siamo ancora a secco alla voce “bomber”. Lì davanti si rimarrebbe con Saraniti, Lucca, la new entry Rauti ed un esercito di mezzepunte, sottopunte, seconde punte e punte esterne. Insomma tutti attaccanti da 6/8 gol l’anno. Forse. Se il 5 ottobre alle ore 20.01 il reparto offensivo dovesse restare questo nessuno della proprietà potrà meravigliarsi se invece di fuochi d’artificio si organizzeranno trasferte a Lourdes per invocare un miracolo chiamato serie B. Sempre che non intervenga un’ordinanza a vietare pure quelle!

Il Presidente del Palermo, Dario Mirri

La sensazione è quella di aver voluto costruire un gruppo per ambientarsi in terza serie –  anche con buoni giocatori, attenzione! – così da poter provare la scalata alla cadetteria l’anno prossimo o, nella migliore delle ipotesi scattiàre già quest’anno magari con un playoff da sogno. In questo senso troverebbero senso le mani avanti e i ferri dietro la porta messi un giorno sì e l’altro pure dal Presidente del Palermo, Dario Mirri, e dall’a.d. Sagramola con frasi amarostiche al forte gusto di biennio in serie C.

Insomma, è evidente che a questa squadra manchi la famosa ciliegina sulla torta. Il problema è che – visti gli obiettivi che si dovrebbero perseguire – è come se mancasse un’anguria sana, altro che ciliegina. A meno che non si voglia puntare tutto su Progetto e Appartenenza. A proposito, in che ruolo giocano?

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