Beppe Accardi sul Palermo: “Ci aspetta un campionato al sapore di via crucis”

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E’ tornato a parlare del Palermo e di Palermo Beppe Accardi. Intervistato in esclusiva da TMW, il noto procuratore sportivo ha commentato l’attuale situazione in campionato della squadra rosanero e le dichiarazioni di Mirri sul bando che ha portato all’assegnazione, due estati fa, del Palermo alla società Hera Hora.

Il Palermo, dopo 4 partite, è attualmente ultimo in classifica con un solo punto. Sul complesso inizio di stagione della squadra di Boscaglia, Accardi ha dichiarato: “Oggi il Palermo paga le normali pressioni. Quando racconti favole poi devi fare i conti con la realtà e una città così importante alle prime difficoltà ti presenta il conto. La città deve avere pazienza e stare serena, altrimenti – e parlo da tifoso – ci aspetta un campionato al sapore di una via crucis”.

Beppe Accardi
Beppe Accardi

Nella chiacchierata di ieri tra il presidente Dario Mirri e gli “Amici Rosanero”, il numero uno rosanero, chiamato in causa a rispondere ad una domanda riguardante il bando del 2019, ha dichiarato che la sua offerta era l’unica valida tra tutte quelle pervenute al sindaco Orlando. Accardi, all’epoca, aveva fatto da intermediario di un fondo arabo.

Non parlo del nulla. Mirri pensasse – risponde Beppe Accardi – a non mettere in difficoltà le persone che lo hanno aiutato in questa avventura e soprattutto a risollevare il Palermo che è la cosa che mi sta più a cuore da tifoso.

Poi ha detto ‘un procuratore di calciatori’. Si ricordi quando ha voluto conoscere questo procuratore, ciò me. E parlo di prima del fallimento, quando aveva comprato i diritti pubblicitari del Palermo e anche un’opzione per rilevare il club a pochi euro. Voleva arrivare a York Capital e vendergli la società”.

IL SIRACUSA

Il procuratore dopo l’assegnazione del Palermo a Mirri e Di Piazza, ha tentato di far acquisire il Siracusa sempre a quel fondo: “Dico solo che il sindaco di Siracusa ha ricevuto il numero di telefono da un suo amico di Palermo, ma non c’erano i tempi tecnici. La telefonata – spiega – è avvenuta il venerdì e bisognava presentare tutto il lunedì. Un po’ difficile. Altroché chiacchiere. E parlo con dati alla mano”.


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