Un’ardua sfida per Boscaglia e per il Palermo. Il disastroso inizio di campionato per i rosanero, con un punto raccolto in quattro partite, e l’emergenza Coronavirus, rischiano di complicare inesorabilmente l’intera stagione. Se non fosse che alla guida della squadra c’è Roberto Boscaglia.
Dai risultati ottenuti e dal modo in cui la compagine palermitana ha giocato, sicuramente non ha mostrato il meglio di sé, ma adesso l’allenatore rosanero è chiamato ad una vera e propria impresa. Con il rinvio di ben quattro gare e con la partita di mercoledì prossimo con il Catanzaro ancora in dubbio, il Palermo potrebbe tornare a giocare soltanto in occasione del derby contro il Catania.
Da qui partirebbero due mesi di fuoco. I rosanero sarebbero chiamati a giocare una volta ogni 3 giorni, disputando in totale 12 partite in due mesi (7 a novembre e 5 a dicembre). Come viene spiegato all’interno della Gazzetta dello Sport di oggi, il tecnico gelese ha già dimostrato in passato di sapersi adattare a questo genere di problemi.
NEL 2018 ARRIVÃ’ LA PROMOZIONE
Ai tempi della Virtus Entella, infatti, Boscaglia dovette recuperare una serie di sfide a causa del contenzioso con la Lega per il ripescaggio in serie B. L’allenatore, che si trovava a lavorare nella stessa categoria di oggi, riuscì ad ottenere in 13 partite giocate in due mesi, 8 vittorie, 3 pareggi e due sconfitte. Questi risultati furono necessari per porre delle ottime basi per riuscire, all’ultima giornata, a conquistare la promozione diretta nella serie cadetta.
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