Si è conclusa con un nulla di fatto l’inchiesta svolta dalla Procura di Roma ai danni di Massimo Ferrero, accusato di appropriazione indebita, autoriciclaggio e fatture false. Ad essere assolto dalla cosiddetta “operazione fuorigioco” non è soltanto il presidente doriano ma anche la figlia Vanessa, il nipote Giorgio, e i manager Marco Valerio Guercini e Andrea Diamanti.
Ferrero era accusato di aver sottratto circa un milione di euro dalle casse societarie dirottando il denaro sui conti di una sua società privata. Parte della somma derivava dalla vendita, nel 2015, del centrocampista Pedro Obiang ad un club della Premier League inglese, il West Ham. Gli imputati sono stati assolti dal giudice Alessandro Arturi perché il fatto non sussiste.
Intervistato da Adnkronos, il patron della Sampdoria ha commentato l’esito dell’inchiesta: “Non ho accettato il rito abbreviato perché non volevo sconti, non avendo fatto niente. Ho sempre creduto nella giustizia e la giustizia ha vinto. Ho trovato un giudice coraggioso, molto capace e onesto che mi ha prosciolto. Ringrazio la giustizia perché ci ho sempre creduto”.
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