Sono 120 e non li dimostri. Per i tuoi tifosi sei un bambino da amare e coccolare. Eppure ne hai passate tante. Sei nato per volere degli inglesi, loro avevano una vera passione per il football e lo diffondevano in giro per il mondo. Inevitabile fu che anche qui, in una terra da sempre assoggettata alle dominazioni straniere anche questi ospiti lasciassero qualcosa di prezioso. Già, perché tale è stato questo gioco per generazioni di atleti e di tifosi.
La tua storia è fatta di vittorie, poche, e di amare sconfitte. Hai rispecchiato in pieno le caratteristiche della tua città. Ci hai esaltato con i sogni di coppe sfumate all’ultimo ostacolo e spesso ti sei sentito defraudato di qualcosa che ormai sentivi tuo. Hai avuto i tuoi momenti esaltanti battendo a domicilio gli squadroni e poi sei caduto rovinosamente su bucce di banane spesso lasciate a terra da chi avrebbe dovuto volerti bene. Tanti campioni hanno vestito la tua maglia arrivando qui come promesse e andando via con le lacrime di chi a questa terra si affeziona.
Quella maglia che qualcuno oggi indossa inopinatamente senza sapere che il rosa e il nero possono solo essere i tuoi colori. Il dolce e l’amaro essi rappresentano perché tali sono i colori della tua gente. Dolce è la bellezza della tua città e la generosità e l’ospitalità dei suoi abitanti. Amaro è il lottare quotidiano per sbarcare il lunario e per reagire ai tanti soprusi che il tuo popolo subisce. La tua storia è la storia di una città, di una terra e di una regione e per questo sei stato sempre e lo sarai in eterno quel bimbo da accudire crescere ed amare.
Oggi avremmo voluto esserti vicino visitando un museo dove è narrata la tua storia o ancora sostenendoti da quegli antichi gradoni adesso arricchiti di comode sedie che sono da sempre la tua casa, il nostro tempio. Tornerà il tempo in cui potremo farlo perché quello è ciò che vogliamo, aldilà delle categorie e degli avversari. In fondo di nemici ne hai avuti tanti, loro sono spariti ma tu sei rimasto sempre. Vincerai anche stavolta, vinceremo ancora una volta perché tu sei patrimonio di una città non dei tanti principi rosanero che si sono succeduti e che verranno. Buon compleanno a te Palermo, buon compleanno a noi che da sempre ti apparteniamo.
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