Segnatevi questo nome: Perenzoni da Rovereto. Certo non sarà l’attaccante da 20 gol, ma avercene di arbitri-bomber così: se il Catanzaro oggi ha rischiato di avere tre punti in più in classifica lo deve anche a questa giacchetta nera dalle interpretazioni regolamentari fantasiose. Due espulsioni ed un rigore allegro avrebbero dovuto dare la mazzata definitiva ad un Palermo arrivato al Ceravolo di Catanzaro con 13.546 assenti. Invece i rosanero hanno strappato un pari che – anche se casuale – vale oro. Anzi, platino!
IL PRIMO TEMPO
Pronti-via il Palermo che non ti aspetti: per almeno dieci minuti il Catanzaro è più pressato di una scatoletta di tonno e non vede neanche la linea di centrocampo. Occasioni zero, ma i rosa hanno voglia e coraggio. Al minuto 19 la squadra oggi allenata da Filippi “rischia” di andare in vantaggio con Kanoute imbecatto dal “buon Broh”: peccato che l’esterno rosanero sconosca la famosa regola del gol dell’ex e si divora un gol grande quanto Via Regione Siciliana da Via Oreto a Tommaso Natale. Il taccuino delle occasioni del Palermo si apre e si chiude qui. Altre due azioni degne di nota fino al fischio finale del primo tempo ma solo giallorosse. Al 31° con Pelagotti che travestito da Superman vola ad annullare un colpo di testa di Evacuo ed al 42° con un’occasione enorme dopo un contropiede insidiosissimo due contro due. Fischio dell’arbitro, tutti negli spogliatoi.
IL SECONDO TEMPO
Nonostante le due squadre si presentino con gli stessi undici, c’è un protagonista inaspettato in questa seconda frazione: proprio il signor Perenzoni da Rovereto. Dopo tre minuti lascia il Palermo in dieci espellendo Broh dopo un falletto innocuo a centrocampo, mentre al 71° sfodera il colpo del professionista: rigore per il Catanzaro ed espulsione di Crivello dopo un contrasto spalla-spalla in area tra il rosanero e Di Massimo. Il Palermo resta in 9 uomini, Evacuo realizza il penalty e sembra notte fonda. Il finale, però, è meglio di un libro di Agatha Christie: il Catanzaro si accontenta del golletto, Rauti conquista una punizione e Almici (con la complicità della difesa giallorossa) pareggia per il Palermo! Pareggio che resiste fino al triplice fischio del buon Perenzoni. Un punto d’oro per il Palermo che adesso deve recuperare uomini e punti.
LE PAGELLE DEI ROSANERO
Pelagotti 7. “SuperPela” c’è e vola per salvare la porta rosanero. Nulla può sul calcio di rigore.
Almici 6,5. Ha fisico e tecnica ma sembra accontentarsi. Prova a colpire il Catanzaro due volte su punizione : decisiva la seconda. È uno degli insostituibili di questa squadra.
Crivello 5,5. Timido compitino difensivo. Ingiusta l’espulsione, ingenua (ma comprensibile) la reazione.
Palazzi 6,5. Solo per aver resistito 90 minuti meriterebbero 10 sia lui sia S.Rosalia. Difensore di emergenza, centrocampista naturale: è una pedina tattica fondamentale di questa squadra e va preservato come fosse un panda.
Marconi 6. Sostanzialmente contiene Evacuo senza troppi sforzi…
Dal 84º Lucca S.V.
Broh 5,5. Il “buonBroh” è ancora alla ricerca della giusta collocazione tattica. Nonostante tutto sforna un assist strappalacrime per Kanoute: il piede c’è. Ingiusta l’espulsione.
Odjer 7. Si dice stia ancora correndo e da Catanzaro sia già arrivato a Villa San Giovanni di ritorno a Palermo. Urge tagliando e controllo cinghia.
Kanoute 4. Spreca un’occasione clamorosa al 20° minuti ed impiega trentanove minuti per sfoderare il primo doppio-passo di giornata. Stop. Evanescente.
Valente 6. Quando “strappa” sulla fascia sono volatili per diabetici per la retroguardia del Catanzaro. Andrebbe servito di più.
Rauti 5. Da un suo fallo subìto nasce la punizione da cui arriva il pari rosanero. Tutta qui la partita di “Arturodinapoli” Rauti. Ha voglia e si vede, ma al momento è come affrontare il cemento armato con una cannuccia.
Dal 90º Peretti s.v.
Saraniti 4,5. Non è un Palermo che crea gioco per le punte, ma lui è ancora lento, macchinoso, distante dal gioco ed a tratti difensore aggiunto del Catanzaro. Deve ritrovare la condizione: preferibilmente entro la fine di questo campionato.
Dal 55º Accardi 6. Serviva un difensore e Andrea “cuorerosanero” risponde presente tenendo botta senza sbavature.
Filippi 6. Con un organico ridotto ai minimi termini c’era davvero poco da inventare. Le espulsioni lo inducono agli straordinari ma deve essere orgoglioso di questo punto strappato con i denti in 9 contro 12.
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Scusa ma manca il voto dell’arbitro….