Saraniti, due promozioni in tre anni: come dice il proverbio?

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Il derby contro il Catania e la trasferta di Castellammare di Stabia ci hanno regalato un nuovo acquisto in maglia rosanero: Andrea Saraniti. A dispetto delle prestazioni evidentemente sottotono fornite dall’inizio del campionato, l’attaccante palermitano ha finalmente convinto disputando una gara maiuscola, tutta cuore e sacrificio contro gli etnei e realizzando la sua prima marcatura con la società di viale del Fante contro la Juve Stabia.

Andrea Saraniti, il numero nove rosanero

Vittima anch’egli di un precampionato che non ha messo minuti nelle gambe, nelle prime uscite di questa stagione non si può non dire che le impressioni nei suoi confronti siano state negative. Anzi, pessime. Un corpo estraneo in una squadra che, però, non avrebbe messo neanche Cristiano Ronaldo nelle condizioni di buttarla dentro.

UNA DICHIARAZIONE D’AMORE

“Orgoglioso e fiero di indossare questi colori.. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito e coraggioso… Dopo tutto quello che abbiamo passato da qui bisogna ripartire e dare il massimo ogni singolo giorno…”. Parole al miele da leggere per i supporters rosanero. Parole che Saraniti ha pubblicato sul suo proflilo instagram a seguito del derby eroico disputato contro il Catania. Un impegno profuso che non può e non deve passare inosservato agli occhi di una tifoseria che invoca e pretende giocatori capaci che escano dal rettangolo verde con maglia inzuppata di sudore.

SARANITI ED IL GOL

Forse Andrea Saraniti non sarà quel bomber da 20 gol che il Palermo quest’estate non ha voluto (o non è riuscito) a contrattualizzare, però il calcio, si sa, è fatto di momenti. Periodi più o meno lunghi che possono portare un calciatore dalle stelle alle stalle e viceversa. Una logica che vale soprattutto quando si parla di attaccanti e della loro confidenza con la porta avversaria. I gol stanno arrivando e ne continueranno ad arrivare. Saranno tre, dieci, quindici o centottanta… impossibile pronosticare. 

I PROVERBI HANNO SEMPRE RAGIONE

Una cosa è certa: con prestazioni come quelle disputate nelle ultime due gare si entra nel cuore della gente. Per un palermitano che gioca nel Palermo è roba grossa, qualcosa che succede davvero raramente! Dulcis in fundo: delle ultime tre stagioni disputate dall’attaccante di Borgonuovo, due si sono concluse con la promozione dalla C alla B (Lecce e Vicenza). Spesso i proverbi la sanno lunga e sarebbe bello a fine anno poter gridare un festoso e liberatorio “non c’è due senza tre”.

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